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Morta per una foto a Mumbai, dopo la tragedia nascono 15 “no selfie zone”

Dopo che una ragazza è morta, insieme al suo soccorritore, nel tentativo di fare un selfie le autorità hanno deciso di individuare delle zone particolarmente pericolose dove non sarà possibile fermarsi a scattare fotografie.
A cura di S. P.
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Tre ragazze stavano per scattarsi un selfie su una spiaggia quando improvvisamente a causa del mare agitato un'onda le ha letteralmente spazzate via. Un uomo ha visto tutto e si è subito gettato in acqua per aiutarle. Due di loro si sono salvate grazie al coraggioso soccorritore, che però è stato poi inghiottito dal mare insieme alla terza donna. È quanto accaduto un paio di giorno fa a Mumbai, sulla spiaggia di Bandra. Una tragedia che ha sconvolto la popolazione e che ha spinto le autorità locali a prendere provvedimenti. Come riferito dalla Bbc, dopo il tragico incidente la polizia di Mumbai ha infatti individuato 15 aree “no selfie”. Aree, cioè, considerate particolarmente pericolose e dove d'ora in poi sarà vietato fermarsi per scattarsi fotografie. Tra i posti a rischio vengono citati luoghi amati dai turisti come le spiagge di Bandra Bandstand e Girgaum Chowpatty, il lungomare di Marine Drive, Sion Fort e Worli Fort.

C’è da dire che non è la prima volta che in India vengono vietati i selfie. Lo scorso anno, ad esempio, lo stato del Maharashtra aveva proibito gli autoscatti alle feste religiose hindu, per evitare ingorghi nel deflusso della folla con il rischio di incidenti nella calca.

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