Modella musulmana trovata impiccata: “Temeva un matrimonio combinato”
Nadia Menaz, una ragazza musulmana che ha lavorato come modella e wedding planner, è stata trovata morta lo scorso mese di maggio nella sua casa di Oldham, in Gran Bretagna. Secondo quanto emerso da un’inchiesta è stato un suicidio: la donna, 24 anni, è stata trovata impiccata. I media britannici scrivono che Nadia era caduta in uno stato di depressione che l’aveva portata più volte a farsi del male in quanto temeva che i suoi genitori, con i quali aveva un rapporto molto “teso”, l’avrebbero costretta a delle nozze combinate. Lei, in realtà, era già sposata con un uomo. In una cerimonia musulmana non riconosciuta dalla legge inglese Nadia aveva sposato nel 2011 il marito Uman Rasool, un matrimonio che però neppure i suoi genitori avrebbero accettato. La coppia aveva avuto una figlia nel 2012.
La donna è stata trovata morta lo scorso maggio, cinque mesi dopo aver denunciato a un tribunale la paura di un matrimonio combinato dai suoi genitori. Il marito ha affermato di aver saputo di quella denuncia e ha detto anche che sapeva che la famiglia di sua moglie non era contenta del loro rapporto. Tuttavia i genitori della donna, che inizialmente hanno detto di non saper nulla della denuncia, hanno negato di voler combinare un matrimonio per la figlia. Il padre della ragazza ha anche detto di non credere al suicidio. Secondo quanto emerso nell’inchiesta, nel giorno della sua morte la donna aveva avuto una discussione col marito: è stato lui a trovare il corpo senza vita di sua moglie quando è tornato a casa. La polizia ha escluso il coinvolgimento di altre persone e l’autopsia ha confermato il decesso tramite impiccagione.
