“Coach, ho sete”: stella del basket si accascia durante la partita e muore a 16 anni
Ha chiesto al suo mister un bicchiere d'acqua, poi si è accasciato sul pavimento ed è morto a soli 16 anni davanti agli occhi increduli dei suoi compagni di squadra e a quelli degli avversari contro i quali stava giocando, come era solito fare. E' una vera e propria tragedia quella che si è consumata lo scorso mercoledì al Boys and Girl's di Chattanooga, nel Tennessee, Stati Uniti, quando Javon Craddock ha accusato un improvviso malore che non gli ha lasciato scampo. Come riporta la stampa locale, il ragazzo, poco prima di perdere i sensi, si è avvicinato al suo allenatore per chiedere qualcosa da bere. Poi è svenuto, e inutile si è rivelata la corsa in ospedale, dove è deceduto poco dopo l'arrivo.
La polizia della cittadina a stelle e strisce non ha ancora confermato le cause della morte, per stabilire le quali bisognerà attendere i risultati dell'autopsia. Il suo coach ha ripetuto ai giornalisti che l'adolescente non aveva mai avuto problemi di salute e che, anche durante la sua ultima partita, non era assolutamente apparso in difficoltà o stanco. "Il prossimo anno sarebbe stato quello decisivo per lui – ha detto l'allenatore E'Jay Ward -. Sarebbe potuto entrare nell'olimpo del basket mondiale, era uno dei migliori tiratori della nuova generazione. Aveva davvero molto talento, e noi ancora non riusciamo a credere a quanto sia successo". Sul caso indaga, tuttavia, la polizia, per cercare di chiarire le cause della morte improvvisa di Javon e per dare una risposta alla sua famiglia, che è ancora sotto choc.