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Miró, il nipote dell’artista spagnolo vende le sue opere per aiutare i migranti

“Ho fatto semplicemente quello che avrebbe fatto mio nonno”. Joan Punyet Miró, nipote di uno più grandi artisti spagnoli del Novecento, ha deciso messo all’asta 28 opere del pittore catalano e donare il ricavato (62mila euro) della vendita alla Croce Rossa della Catalogna per aiutare i migranti.
A cura di B. C.
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Sono stati raccolti 62.000, più dei 50.000 obiettivo della vigilia, dalla vendita all’asta delle ventotto opere del pittore spagnolo Joan Mirò. La decisione era stata presa dal nipote dell'artista catalano per aiutare i migranti. "Ho fatto semplicemente quello che avrebbe fatto mio nonno" ha detto Joan Punyet Miró, in merito alla sua decisione di donare il ricavato della vendita organizzata dalla casa d'aste Christie's alla Croce Rossa della Catalogna per aiutare l'ente nella gestione dell'emergenza legata ai migranti. a "Mio nonno è stato un uomo che ha sofferto molto nella sua vita. Ha provato la fame e l'esilio durante la guerra civile spagnola e per questo voleva sempre aiutare chi era in difficoltà, i profughi e coloro che sono costretti all'esilio", ha spiegato Joan Punyet. "Mia madre (la figlia di Miró, ndr) passò un anno in un letto della Croce Rossa. Le salvarono la vita ed evitarono che le venisse amputata una gamba. Per tutta la sua vita mio nonno fu molto generoso con la Croce Rossa, e tra le altre cose donò all'ospedale dove avevano operato sua figlia un suo arazzo, Tapis de Tarragona. Era consapevole dell'enorme differenza che fanno le organizzazioni umanitarie nei momenti di grande sofferenza, come quella che vediamo oggi con la guerra in Siria", ha concluso il nipote del celebre pittore spagnolo. Joan Punyet aveva dieci anni quando il nonno morì a 90 anni nel 1983.

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