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“Mio padre ha tentato di ammazzarmi e ha ucciso mio marito, lo voglio morto”

La storia di una giovane donna indiana vittima di una brutale aggressione insieme al marito, che è stato ucciso. Mandanti del “delitto d’onore” i suoi familiari, che volevano punirla perché lei aveva sposato un uomo di una casta inferiore.
A cura di S. P.
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Una coppia in India è stata brutalmente aggredita da alcuni uomini mentre si trovava in un centro commerciale nel sud del Paese. L’attacco è avvenuto di fronte a un centinaio di persone, ma nessuno avrebbe tentato di aiutarli. Lui, Sankar Valusamy, è stato ucciso a coltellate mentre lei, la 19enne Gowsalya Sankar, è riuscita a salvarsi. Era stata la famiglia della donna a chiedere la loro morte: questo perché la giovane aveva deciso di sposare il suo amato sfidando i suoi genitori, che si opponevano perché lui apparteneva a una casta inferiore. Adesso con coraggio la donna ha detto che si augura la condanna a morte del padre. Dopo il brutale attacco i suoi familiari – il padre, la madre, uno zio e un cugino – sono stati arrestati e hanno ammesso di aver ordinato il “delitto d’onore”. “Spero saranno condannati a morte – ha detto la donna al Daily Mail parlando dei suoi familiari – non potrò mai perdonarli”.

Gowsalya e suo marito si erano incontrati nel 2014 su un autobus mentre andavano all’università: tra i due fu un colpo di fulmine. Quando, dopo molti mesi, la ragazza ha trovato il coraggio di parlare del suo amore per quell’uomo ai familiari, il padre “è impazzito”. L’uomo avrebbe tentato dunque di organizzare un altro matrimonio per sua figlia. “Quando gli ho detto che volevo sposare Sankar lui mi ha detto che ci sarebbero state gravi conseguenze”, ha continuato la ragazza. Ma lei era determinata a restare con lui: “Non riuscivo a pensare di vivere la mia vita con un altro. Amavo Sankar e volevo essere sua moglie e sapevo che lui provava lo stesso”. La giovane ha parlato del suo matrimonio come del giorno più felice della sua vita e ha detto di aver ignorato gli “avvertimenti” del genitore. Ma otto mesi più tardi quelle minacce sono diventare realtà. Al Daily Mail la donna ha ricordato la brutale aggressione: “C’era sangue ovunque, ricordo che un’ambulanza ci ha portato in ospedale”. “La mia vita non ha più senso, ho perso l’amore della mia vita”, ha detto ancora.

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