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“Mia figlia di 4 mesi non respira”, corre in ospedale ma era stato lui a stuprarla e ucciderla

L’uomo di 43 anni si era presentato al pronto soccorso sostenendo di aver trovato la figlioletta esanime in culla. Per la polizia invece è stato lui a violentarla e stuprarla.
A cura di A. P.
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È entrato in ospedale con la figlioletta di appena 4 mesi in braccio urlando che l'aveva trovata così in culla e che non respirava più. In realtà, come hanno dimostrato poi le indagini della polizia, era stato lui a ucciderla, strangolando la bimba dopo averla anche stuprata. L'orribile storia di violenza familiare arriva da Huehuetoca, cittadina nel centro dello stato del Messico. Quando è arrivata al pronto soccorso accompagnata dal padre venerdì scorso, la bimba ormai non mostrava più segni vitali e i sanitari non hanno potuto fare niente per salvarla. I medici hanno solo potuto constatare il decesso ma durante la visita si sono accorti anche che la bimba aveva evidenti segni di violenza e così hanno avvertito alle autorità.

I successivi accertamenti clinici sul corpicino ordinati dal giudice hanno confermato che la bimba era stata stuprata e poi strangolata. Il padre, interrogato dalla polizia e messo di fronte ad alcune prove a suo carico, è caduto subito in una serie di contraddizioni che infine hanno portato alla sua incriminazione. L'uomo, un 43enne identificato solo come Leonardo N, è stato quindi arrestato con l'accusa di omicidio. L'uomo è stato trasferito nel carcere di Cuautitlán dove rimarrà per tutta la durata del processo a suo carico.

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