video suggerito
video suggerito

Messico, la storia di Alicia, venduta a 10 anni per diventare una schiava del sesso

La ragazza è riuscita a scappare e a vedere i suoi aguzzini pagare per i loro crimini. In un’intervista al MailOnline ha raccontato le terribili torture che era costretta a subire.
A cura di C. T.
510 CONDIVISIONI
violenza branco india scuola

Durante i momenti più bui dell'inferno che ha passato come schiava del sesso, Alicia, una ventenne messicana, è stata punita anche per aver tentato di togliersi la vita, tagliandosi i polsi con un coltello da cucina. La ragazza è entrata nel mondo dei trafficanti di esseri umani quando aveva solo dieci anni, quando i suoi genitori, che erano molto poveri, l'hanno venduta per 600 dollari. Alicia ha raccontato al MailOnline che quando i suoi carcerieri l'hanno sorpresa a tentare il suicidio l'hanno picchiata, lasciata senza cibo e costretta in una vasca da bagno piena di acqua gelida per cinque giorni. "Mi dicevano che se ci avessi ritentato avrebbero ucciso tutta la mia famiglia", ha detto.

La sorte che è toccata alla ventenne messicana è quella di circa altri ventimila minori, che sono stati comprati, spostati e venduti quest'anno per essere sfruttati sessualmente e lavorativamente nel Nord America. Alicia è riuscita a scappare e a vedere i suoi aguzzini pagare per i loro crimini. Si stima che all'incirca la metà delle vittime di tratta in Messico muoiano in schiavitù, mentre meno del dieci per cento sopravvivono e fanno arrestare i persecutori. Ma Alicia, che non sa né leggere e né scrivere e parla a stento spagnolo, c'è riuscita. Quello che la ventenne ha passato ha avuto un impatto devastante su di lei: si estranea da ogni conversazione, anche se è lei che sta parlando, rumori troppo forti la paralizzano e porta ancora le cicatrici del suo calvario durato sei anni. Quando aveva solo otto anni è stata costretta a lasciare la scuola e a lavorare nel bar gestito dalla zia. "Clienti abituali hanno iniziato a notarmi, e mia zia mi ha consigliato di avere rapporti sessuali con loro", ha raccontato. "Non sapevo neanche cosa fosse il sesso al tempo, e mia zia mi ha detto di fare tutto quello che mi avessero chiesto". Dopo due anni di questa vita, un uomo che gestiva un grande locale nella città ha notato il potenziale di Alicia per il proprio business. L'uomo ha offerto ai genitori della ragazza 600 dollari per portarla via a lavorare con lui. L'accordo fu concluso velocemente, e il giorno dopo Alicia ha iniziato il suo calvario di tre anni al bar Ordaz. Un'esperienza "terribile. Venivo violentata dieci volte a notte", ha raccontato. Il villaggio dove viveva era piccolo, "ed ero costretta a vedere i miei stupratori per strada".

A 13 anni Alicia è rimasta incinta. Il proprietario del bar l'ha costretta a lavorare fino al sesto mese di gravidanza. Poi l'ha rimandata a casa dei genitori. Il bambino è nato poco dopo il suo 14esimo compleanno. Il padre, ha detto, "potrebbe essere ciascuno degli 80 uomini che venivano al bar". Tre mesi dopo, Alicia è stata nuovamente comprata, per 5mila pesos, da una donna, Margarita Lopez, che lavorava in politica. "Ha detto ai miei genitori che avrebbe provveduto alla mia educazione nella Capitale. Mi ha fatto abbandonare mio figlio", ha raccontato la ragazza. La promessa però era solo una bugia e Alicia è diventata una schiava: lavorava 18 ore al giorno pulendo e cucinando per la donna e i suoi due figli. Quando Margarita non c'era, suo figlio Jorge abusava di lei e la costringeva a consumare droghe. "Portava i suoi amici e a turno mi violentavano", ha detto.

L'inferno di Alicia è finito a 15 anni, quando una guardia di sicurezza l'ha aiutata a scappare, diventando poi, cinque anni dopo, il suo fidanzato. Lo scorso 11 novembre, Margarita Jimenez Lopez ae i suoi due figli sono stati arrestati per tratta. Dovranno passare almeno vent'anni in prigione.

510 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views