Massacrarono di botte il figlio 2 anni fa: solo oggi il piccolo ha avuto un funerale
Una nonna inglese che ha combattuto per otto mesi con la figlia per il diritto di seppellire suo nipote ha finalmente vinto la sua battaglia. Il piccolo Lévi-Blu Cassin è morto nel 2013 dopo essere stato barbaramente ‘trascurati' dalla madre Danielle Cassin e dal suo compagno. Nonostante la coppia sia stata condannata a 9 anni ed attualmente è in carcere, la legge vedeva comunque i genitori della piccolissima vittima come i suoi parenti più prossimi. Ma, in una storica sentenza, l'Alta Corte ha accettato di accettare le richieste della nonna addolorata del piccolo. E così a due anni dalla sua morte, il bimbo ha avuto un funerale. Lévi-Blu è stato cremato al Woodlands Cemetary di Coleshill, scrive il Birmingham Mail. Circa 100 persone hanno partecipato alla cerimonia nella St Anne’s Church di Chelmsley Wood. “Ora lui ha trovato la pace, è questa è la cosa più importante” ha detto nonna Angela. “Mi sento davvero meglio, in questi due anni è stato rinchiuso in un obitorio. Non potevamo neanche andarlo a trovare” dice ancora la donna.
Una violenza inaudita e inspiegabile quella che due anni or sono si era abbattuto sul piccolo Lévi-Blu. Né Danielle Cassin, 28 anni, né il compagno Mark Piper, 32, ha mai voluto confessare cosa sia successo realmente quella sera maledetta. A chiamare i soccorsi fu la stessa madre, disperata perché il figlio non respirava più. Ai paramedici si era presentata una scena da film horror, tanto che le gravi lesioni interne del piccolo non avevano lasciato nessuna possibilità di scampo. I medici, sconvolti, dissero che il aveva ferite – tra cui l’intestino spappolato – paragonabili ad una caduta da almeno dieci metri, ossia il terzo piano di un palazzo.