Marito muore per malasanità, lei chiede i danni per aver perso la possibilità di fare sesso
Dopo essersi ammalato era ricorso alle cure mediche ospedaliere ma invece di guarire è stato vittima di un bruttissimo caso di malasanità che lo ha portato alla morte. Per questo ora la mogie del defunto ha deciso di trascinare in tribunale il servizio sanitario nazionale chiedendo un risarcimento danni milionario per aver perso la possibilità di fare sesso con la persona amata. La Storia arriva dall'Australia e più precisamente da Brisbane dove la vedova Cara Finnegan ha chiesto danni per 1,2 milioni di dollari per lo shock nervoso e la perdita dell'intimità con la sua dolce metà, amico di infanzia e padre dei suoi figli Jamie Finnegan.
L'uomo era stato colpito da lesione cerebrale ed è deceduto nel 2018 dopo sei anni di agonia in un letto d'ospedale a causa di una procedura medica errata all'ospedale di Brisbane . Per tutti questi anni la donna quindi non ha potuto consumare alcun rapporto con l'amato e ora chiede i danni. "Parliamo di diritti coniugali ne avrebbe dovuto chiedere 3 di milioni" ha spiegato la madre della donna, sottolineando il fatto che la figlia è ancora giovane. La famiglia del defunto ha già ricevuto 10 milioni di dollari di danni in seguito alla morte di Jamie ma 8 milioni sono vincolati ai quattro figli.
Cara aveva anche tentato la strada della mediazione legale con il servizio sanitario del Queensland che però le ha offerto appena 30mila dollari sostenendo di aver già versato abbastanza. Per questo ora la donna, appoggiata da altri membri della famiglia, ha rilanciato la nuova richiesta di danni, spiegando: "Il Queensland Health non si è mai scusato e non si è mai curato di noi e anche dopo il risarcimento hanno continuato a ferire Jamie e a farlo soffrire fino alla sua morte".