video suggerito
video suggerito

Mangia per errore metanfetamine e muore a 5 anni: la madre non ha chiamato i soccorsi

Stephanie Alvarado, 27 anni, ha confessato l’omicidio di sua figlia Sophia Larson, 5 anni, in un tribunale di Glenwood Springs, in Colorado (Stati Uniti). La donna ha ammesso di aver visto che la piccola aveva ingerito droga ma di non aver voluto chiamare i soccorsi per il timore di finire in carcere.
A cura di D. F.
431 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo aver visto sua figlia ingerire per caso metanfetamine non ha mosso un dito per salvarle la vita e la piccola è morta. Stephanie Alvarado, 27 anni, ha confessato l'omicidio di sua figlia Sophia Larson, 5 anni, in un tribunale di Glenwood Springs, in Colorado (Stati Uniti). La donna ha ammesso di aver visto che la piccola stava correndo un grande pericolo ma di aver scientemente deciso di guardarla agonizzare e poi morire sotto l'effetto della droga sintetica.

Stando a quanto riporta la stampa locale, la donna stava producendo cristalli di metanfetamine nella sua casa, insieme ad altri amici tossicodipendenti, quando si è resa conto che la figlioletta aveva ingerito per caso la sostanza stupefacente contenuta in una bottiglietta, e pensando ci fosse semplicemente acqua. I suoi cugini Betha Karina Ceballos-Romo e Daniel Alvarado hanno spiegato a Stephanie Alvarado che avevano visto in precedenza altri bambini sballarsi con la metanfetamina e che stavano bene, quindi la donna, nel timore che sarebbe stata arrestata, ha preferito non chiamare i soccorsi.

Le condizioni della bambina però sono rapidamente peggiorate e dopo 4 ore di agonia in cui lamentava forti dolori allo stomaco e allucinazioni è morta a causa di un arresto cardiaco. In tribunale la mamma ha ammesso di aver visto tutto senza fare nulla, di essere rimasta seduta senza chiamare i soccorsi, senza riuscire a muovere un dito perché temeva il carcere. La donna ha dichiarato di essere pentita di voler andare in una clinica per disintossicarsi in memoria della figlia. Ora tuttavia rischia fino a 48 anni di reclusione.

431 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views