Mamma violenta la figlia di 8 anni e filma tutto, poi la fa prostituire per 100 dollari
Una storia, quella che fa raggelare il sangue nella vene quella che arriva dallo Stato Usa del Texas: Carrie Songer Kelly, 44 anni, ha filmato sul proprio smartphone gli abusi sessuali perpetrati nei confronti della figlia di 8 anni, quindi cercato di vendere il corpo della piccolina ad uno sconosciuto online per ottenere in cambio 100 dollari.
Stando alle ricostruzioni, la donna originaria di Lone Oak, vicino a Dallas, il tentativo di compravendita del corpo della bimba è andato in scena sulle chat private dell app MeetMe e Kik. Utilizzando l’user name ‘CKelly74‘, Kelly sarebbe entrata in contatto con un uomo per proporre la prostituzione della figlia. Il possibile acquirente si è però recato direttamente alla polizia, a Wayne, nel Nebraska, che ha poi contattato gli agenti in Texas per una possibile accusa relativa a traffico sessuale di minori. La 44enne ha infatti raccontato di aver abusato in passato di altri bambini (oltre che della figlia) e di essere in possesso di materiale pedopornografico. L'uomo ha così continuato a comunicare con Kelly fino a che gli agenti non fossero in grado di presentare un rapporto alle forze dell'ordine e e poi ha lasciato che fosse direttamente un ufficiale ad usare il suo account per comunicare con la donna. I due hanno quindi fissato un appuntamento per il 28 dicembre scorso, al quale la presunta pedofila non si è mai presentata.
Nel corso dei mesi successivi però questa ha continuato a chattare con il finto compratore permettendo alla polizia di rintracciarla e di arrestarla di fronte alla scuola della figlia. La donna ha quindi ammesso di aver partecipato alla discussione sessuale e gli agenti hanno scoperto sul suo smartphone i filmati in cui abusava della bambina. Arrestata lo scorso 12 giugno con l’accusa di violenza sessuale su minore, la donna ora si trov nel carcere di Gregg County.