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Mamma rapisce figlio di 6 anni per portarlo via dall’ex marito, lo uccide e si suicida

È l’orribile tragedia familiare che si è consumata a Waxahachie, capoluogo della contea di Ellis nello Stato del Texas, in Usa. Candace Harbin, 46 anni, si era separata dal marito che aveva avuto anche la custodia del loro unico figlio mentre alla donna il giudice aveva concesso solo visite limitate.
A cura di A. P.
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Ha rapito il figlio di 6 anni Ollie che era stato affidato in custodia al suo ex marito dopo la loro separazione, lo ha condotto in un garage e qui la donna lo ha ucciso prima di togliersi la vita. È l'orribile tragedia familiare che si è consumata nei giorni scorsi a Waxahachie, capoluogo della contea di Ellis nello Stato del Texas, in Usa. A denunciare la scomparsa del piccolo è stato proprio il padre dopo aver scoperto che il piccolo non si era presentato a scuola nel giorno in cui doveva accompagnarlo la mamma , venerdì scorso. Per ore si è sperato che la donna gli avesse fatto saltare le lezioni solo per stare un po' di più con lui ma col passare del tempo si è capito che era accaduto qualcosa di grave visto che la donna non rispondeva alle chiamate. Sono subito scattate subito le ricerche del minore, considerato in grave e immediato pericolo, che però purtroppo si sono concluse nel peggiore dei modi in serata con la macabra scoperta dei due cadaveri nel minivan della donna parcheggiato in un garage chiuso.

Candace Harbin, 46 anni, si era separata dal marito John Wiedemann che aveva avuto anche la custodia del loro unico figlio mentre alla donna il giudice aveva concesso solo visite limitate al minore. Come ricostruito dalla polizia locale, giovedì aveva il permesso di andarlo a prendere a scuola per stare un po' con lui prima di riportarlo a casa ma non solo non lo ha riportato dal suo ex, si è allontanata non portandolo nemmeno a scuola il giorno dopo. Probabilmente aveva già progettato tutto: la dona ha ucciso il figlio e poi si è tolta la vita.  L'avvocato di Wiedemann ha dichiarato che le morti di Harbin e Ollie sono state il risultato di un problema di salute mentale della donna e non di una battaglia per la custodia del piccolo.

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