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Mamma dona il suo latte dopo la morte prematura del figlio malato

Dopo la morte del figlioletto, appena tre ore dopo la nascita, Sierra Strangfeld ha deciso di donare 16 litri di latte materno ai bambini ricoverati nel reparto di terapia intensiva perché nati prematuri. “Ho sempre desiderato aiutare un’altra mamma bisognosa”, ha spiegato la donna.
A cura di D. F.
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Nulla potrà alleviare il dolore per la morte di suo figlio Samuel, ma Sierra Strangfeld ha deciso che avrebbe dovuto almeno tentare di aiutare altri bambini e bambine in difficoltà. Come ? Donando il suo latte ai tanti piccoli nati prematuri e ricoverati nei reparti di terapia intensiva degli ospedali. La mamma di Neillsville, nel Wisconsin, ha raccontato la sua storia alla popolare trasmissione americana "Good morning America".

La donna aveva scoperto al quarto mese di gravidanza che il figlio aveva la trisomia 18, rara condizione genetica che colpisce un bambino su seimila. Quando i medici hanno capito che il piccolo non sarebbe riuscito a sopravvivere a un parto naturale hanno deciso di farlo nascere con taglio cesareo, ma è riuscito a vivere appena tre ore. "Le sue mani erano serrate, i suoi piedi erano chiusi, era così piccolo ma così perfetto. Ha combattuto duramente per poterci conoscere". Dal momento che l’altro figlio era stato nutrito con latte donato Strangfeld ha deciso di voler aiutare altre mamme allo stesso modo.

"Ho sempre desiderato aiutare un’altra mamma bisognosa: Samuel avrebbe avuto una degna degenza in terapia intensiva se fosse sopravvissuto e so che avremmo dovuto usare latte donato. Ora posso essere io ad aiutare gli altri", ha dichiarato la donna in un post su Facebook spiegando di aver donato 16 litri di latte: "Oggi è l’ultimo giorno che posso donare il latte, l’ho portato alla banca del latte per l’ultima volta. Camminare per i corridoi dell’ospedale è stato un altro passo verso la mia guarigione mentale e fisica. Tirarsi il latte è mentalmente e fisicamente difficile, e lo è ancora di più quando non hai un bambino. Ci sono stati momenti in cui mi sentivo rabbiosa perché avevo latte ma non un bambino da allattare. Eppure mi svegliavo nel cuore della notte per tirarmi il latte: perché l’ho fatto? Una parte di me ha sentito che era l’unica cosa che mi legava a Samuel. Spero proprio che sia orgoglioso di me!".

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