video suggerito
video suggerito

Madre trova nelle banane uova del ragno vagabondo: è letale e causa priapismo

Samantha Frampton stava porgendo un frutto a suo figlio quando si è accorta di una strana macchia sulla buccia. Ha consultato Internet e ha scoperto che quel casco di banane era infestato dal “ragno delle banane” o “ragno vagabondo brasiliano”.
A cura di Redazione
1.093 CONDIVISIONI
Immagine

In Inghilterra ci deve essere un problema di ragni, se ogni anno i giornali britannici danno informazione di segni di passaggio di aracnidi letali nelle banane del supermercato. Accadde a novembre del 2013, ad ottobre del 2014 ed è accaduto di recente a Samantha Frampton, 24enne di Barnstaple nel Devon, in Inghilterra. La giovane madre aveva acquistato – in un market locale della catena "Iceland Foods" – un casco di banane proveniente dalla Colombia, con l'intenzione di dare un frutto al figlio di quattro anni Logan. La donna ha subito desistito non appena ha visto una strana escoriazione sulla buccia, che secondo i media britannici segna la deposizione di uova del Phoneutria nigriventer, altrimenti noto come "ragno vagabondo brasiliano" o "ragno delle banane".

Raggiunta dai media, Samantha ha spiegato: "Odio i ragni in ogni caso, ma quando ho visto i segni [sulla buccia della banana, Ndr] e confrontando la banana con alcune di quelle immagini ha iniziato a prendermi il panico. Ho subito avvolto la banana in un sacchetto e l'ho messo fuori – non sapevo che altro fare. Sono entrata così nel panico. Ho capito soltanto che dovevo farlo uscire di casa e tenerlo lontano dai miei figli". Un portavoce del market locale ha riferito che la questione è stata rinviata alla sede centrale dell'Iceland Foods, ma non ha fatto ulteriori commenti.

Il ragno delle banane

Ragno delle banane. Foto di João P. Burini.
Ragno delle banane. Foto di João P. Burini.

Il Phoneutria nigriventer può raggiungere i 15 centimetri di lunghezza e può essere particolarmente aggressivo. Vive per lo più nella Foresta amazzonica tra Brasile, Argentina settentrionale, Uruguay e Paraguay. Causa il decesso dell'uomo nel 2-3% dei casi registrati di avvelenamento, ma più spesso un suo morso origina nel maschio episodi di priapismo. L'erezione può durare anche quattro ore, mentre il decesso di solito incorre entro le due ore dal morso. L'effetto del suo veleno è tanto rilevante da essere oggetto di studio nelle ricerche contro l'impotenza maschile.

1.093 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views