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Madre convince la figlia di avere il cancro per prendersi i soldi della raccolta fondi

Per rendere tutto più credibile, la donna aveva anche rasato i capelli alla bambina di 7 anni, che si era ormai convinta di essere malata terminale. La madre è stata arrestata.
A cura di C. T.
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cancro finto

Juanita Garcia è una donna di 46 anni di Edinburg, Texas. La donna è stata arrestata con l’accusa di sfruttamento di minore e truffa aggravata per aver finto sui social media che la figlia di sette anni fosse gravemente malata di cancro per spingere la gente a donare fondi e appropriarsi dei soldi. La storia è raccontata un un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook dell'ufficio dello Sceriffo della Contea di Hildalgo. Le indagini sarebbero partite lo scorso ottobre, dopo una segnalazione arrivata dai servizi sociali.

Secondo quanto emerso, Juanita Garcia raccontava a tutti che la figlia era malata di cancro in fase terminale e che le restavano pochi mesi di vita. La donna fotografava la bambina con la testa rasata, una benda al braccio e magliette con scritte come: "Non sono un maschio, sono una bambina che sta combattendo il cancro". Poi le foto venivano messe su Facebook, per impietosire gli utenti. La stessa figlia si era oramai convinta di essere gravemente malata, nonostante in realtà fosse sana. Juanita aveva anche aperto una raccolta fondi per ottenere i soldi necessari a pagare le cure che "avrebbero potuto salvare" la figlia. Testimoni hanno riferito che la donna raccontava questa storia non solo sul web, ma anche personalmente e chiedeva alla gente di donare per le cure della figlia.

Dopo la partenza delle indagini in ottobre, sono scattati i controlli. La bambina è stata visitata e, non solo non aveva il cancro, ma è risultata sanissima, pur se oramai convinta di essere gravemente malata. Interrogata e messa alle strette, Juanita Garcia ha confessato di aver finto la malattia della figlia. È stata arrestata con l’accusa di sfruttamento di minore e truffa aggravata e condannata al pagamento di diecimila dollari.

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