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Lunga vita a “Scarabeo”, il gioco da tavola compie 50 anni

Inventato negli stati uniti negli anni ’30 del secolo scorso, è giunto in Italia con regole leggermente diverse mezzo secolo fa. Da allora è divenuto un must di ogni generazione, trovando anche vita nell’era smartphone con Ruzzle.
A cura di Andrea Parrella
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Una clessidra, un piano d'appoggio, matita e blocchetti: l'armamentario necessario da 50 anni a questa parte per intavolare una partita al più noto e praticato gioco di società della storia resta questo, scarno, quindi funziona. Scarabeo compie mezzo secolo e se solo i più giovani amanti della sua versione telematica, quel Ruzzle divenuto una vera e propria mania per alcuni mesi, sfortunatamente tendente a scemare (sfortunatamente perché di mania ce ne sarà sempre una e forse quella di Ruzzle è tra le meno insane), sapessero di aver partecipato alla celebrazione di un gioco di età così avanzata, ci avrebbero pensato una volta di più, col rischio di non fare troppa tendenza. Beninteso, cinquant'anni qui in Italia, perché originariamente il gioco nacque negli anni '30, un'idea dell'americano Alfred Butts il quale, evidentemente appassionato di anagrammi e giochi di parole, creò Scrabble, valutando il peso di ogni lettera sulla base del numero di volte in cui comparisse sulla prima pagine del New York Times.

In Italia invece arriva anni dopo, con regole leggermente diverse (ad esempio la possibilità di utilizzare 8 lettere anziché 7 per comporre la parola), tanto che dopo qualche anno cominciano ad esserci sul mercato due prodotti paralleli: la versione tradizionale italiana e quella con il riferimento alle regole originali, cioè Scrabble. Visti i successi riscossi dal gioco da tavola in tutto il mondo, verrebbe quasi da pensare che esistano idee, concettualmente, in grado di non morire mai. Riflettere sulla semplicità del gioco e pensare che due settimane fa un concorrente si sia presentato a Italia's Got Talent in qualità di campione di Ruzzle, lascia sì interdetti per qualche secondo, ma fa effettivamente riflettere sull'immortalità, il valore di un divertimento ludico dai connotati metastorici. Se non si fosse ancora capito: lunga vita a Ruzzle.

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