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Lo strano caso di un’infermiera: 200 orgasmi in 36 ore

Un’infermiera del New Jersey soffre di una malattia rara e bizzarra, si chiama sindrome di eccitazione genitale persistente e le ha causato 200 orgasmi in 36 ore.
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La malattia che affligge Kim Ramsey, una tranquilla infermiera inglese 44enne del New Jersey, ha un nome strano e degli effetti altrettanto bizzarri: è la sindrome da eccitazione genitale persistente che le hanno causato 200 orgasmi in ben 36 ore. Sono sintomi fastidiosi dei quali, già in passato, se ne è sentito parlare: nel suo caso l'infermiera ha cominciato a soffrirne dopo un incidente d'auto che le ha provocato un trauma della colonna vertebrale. Il primo caso di questa forma rara di malattia fu registrato in New Mexico ma mai nessuna paziente affetta da questa sindrome aveva subito un attacco così lungo e così consistente.

Nel 2001 furono i sessuologi americani Sandra Leiblum e Nathan Sharon a rendere noto che alcune donne erano vittime di improvvise, e addirittura brutali, forme di eccitazione, senza che le loro parti intime venissero stimolate. Nel 2009 invece, il dottor Marcel Waldinger, neuropsichiatra all'HagaHospital di Leyenburg, pubblicò una dettagliata analisi su 18 casi. Le donne furono tutte sottoposte ad una serie di analisi: sangue, risonanza magnetica ed elettroencefalogramma, tutte comprese tra i 30 e i 70 anni. La maggior parte di loro avevano superato da poco la menopausa. I sintomi in questi 18 casi risultavano variabili ma, nel 75% di esse, la stimolazione sessuale veniva accompagnata da altri disturbi neurologici come spasmi alle gambe e iperattività della vescica.

Esistono rimedi? Purtroppo no. Esistono diversi trattamenti che sono ancora in corso di valutazione ma, purtroppo, nessuno ancora ha sortito gli effetti sperati. Una donna di 49 anni, che soffre della sindrome da oltre 15 anni, è riuscita ad attenuare gli attacchi da quando ha iniziato un trattamento a base di vareniclina, sostanza usata per combattere la dipendenza dalla nicotina. Ma purtroppo i sintomi ritornavano a manifestarsi, ogni qual volta la donna interrompeva il trattamento.

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