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Lo credono morto, si risveglia dopo 24 ore (in obitorio…)

E’ successo in Sudafrica: un uomo è stato trasportato all’ospedale privo di sensi, i medici lo trasferiscono all’obitorio. 24 ore dopo si sveglia e comincia a gridare, gli addetti fuggono a gambe levate.
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Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se un bel giorno, dopo una bella e sana dormita (magari anche più lunga del dovuto), vi accorgereste  di esservi svegliati in una graziosissima cella frigorifera di un tranquillo obitorio? Provatelo a chiedere al 50enne sudafricano svegliatosi 24 ore dopo la "constatazione" del suo "finto" decesso. L'uomo era stato portato in ospedale dai familiari disperati che lo avevano trovato privo di sensi nel letto, da lì è stato trasportato, con una buona dose di incoscienza dello staff medico, direttamente all'obitorio di Libode, provincia dell'est sudafricano.

Ventiquattro ore dopo, l'uomo ha ripreso conoscenza, magari cercava le sue sigarette sul comodino, ma ha trovato solo gelo e corpi. La scena che segue è qualcosa che fonde Il secondo tragico Fantozzi, quando il ragioniere va sulla neve e diventa un ghiacciolo, per intenderci, e La Notte dei Morti Viventi: l'uomo grida e gli addetti dell'obitorio fuggono a gambe levate.  Soltanto dopo pochi minuti e numerosi improperi, sempre più articolati, dello sventurato signore, si è capito di essere davanti all'ennesimo sbaglio della sanità sudafricana.

Non è il primo caso, infatti, di un errore di valutazione dell'equipe sanitaria del Sudafrica. A sentir parlare il portavoce dei servizi sanitari, il dott.Kupelo, viene la pelle d'oca: "Putroppo è una prassi abbastanza ricorrente, molto spesso si trasferiscono i defunti direttamente all'obitorio senza aspettare che un medico ne certifichi il decesso". Attualmente il "morto vivente" sta bene in salute, per precauzione è stato trasportato, di nuovo, in ospedale per accertamenti in quanto, dalla sua scampagnata in obitorio, ne è uscito visibilmente disidratato.

Quello che il portavoce della sanità sudafricana non dice, però, è se effettivamente ci siano stati casi di decessi non accertati che hanno superato anche l'ultimo, solo tragico e non più comico, stadio: la sepoltura. Sarebbe materiale che farebbe invidia ai maestri di genere, da Edgar Alla Poe a George Romero, dalla letteratura al cinema.

E proprio con le parole dello scrittore dell'800 vi lasciamo, per darvi uno spunto di riflessione su una delle paure più grandi dell'essere umano.

“ Essere sepolti vivi è senza dubbio, il più terribile tra gli orrori estremi che siano mai toccati in sorte ai semplici mortali. ”
Edgar Allan Poe

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