video suggerito
video suggerito

Licenziato pedofilo in inserimento lavorativo: colleghi lo riconoscono e lo cacciano

A Natale del 2013 Thomas Morrison aveva dato un morso ad una bambina, procurandole una ferita sulla natica. La condanna fece molto discutere (200 ore ai lavori sociali), ma adesso l’uomo sta cercando di reinserirsi in società.
A cura di Redazione
14 CONDIVISIONI
Thomas Morrison.
Thomas Morrison.

Sta seguendo un percorso di riabilitazione, ma il suo volto – ben noto nel paese di origine – complica tutto. Thomas Morrison è un maniaco sessuale, giudicato colpevole per aver molestato una bambina di sei anni il giorno di Natale del 2013. Ora gli assistenti sociali stanno cercando di reinserirlo nella comunità, ma quando l'uomo si è recato al suo nuovo lavoro, in un cantiere a Falkirk, in Scozia, un collega lo ha riconosciuto. A quel punto nessuno ha voluto lavorare con lui e i dirigenti si sono sentiti costretti ad accompagnarlo fuori dal cantiere, invitandolo a non tornare mai più. Una fonte ha spiegato al Daily Mirror che "non si tratta del peggiore predatore sessuale della zona, ma tutti sanno chi è e sarà braccato ovunque egli vada in questo distretto, quindi la cosa migliore da fare è cercare di trasferirlo altrove in modo tale da poterlo riabilitare". Morrison in realtà era stato impiegato fuori da Denny, che è dove ha compiuto il proprio crimine. Ciononostante si trova nella stessa contea di Falkirk ed è probabile che per ricostruirsi una nuova vita debba spostarsi ulteriormente. Un augurio che è anche quello della madre della vittima dell'aggressione sessuale, che ha detto: "speriamo che venga trasferito definitamente lontano da questa zona. Ha già rovinato l'infanzia di mia figlia".

Era Natale del 2013 e Morrison era ospite a casa di conoscenti. L'uomo continuava a trovare scuse per andare in bagno, che si trovava al piano superiore vicino alla camera da letto dei figli dei padroni di casa. L'uomo ha molestato la bambina di nove anni fino a procurarle una ferita sulle natiche dovuta ad un morso. Il fratello di sei anni era terrorizzato nel letto accanto. La piccola ha raccontato tutto alla nonna, mentre la madre inseriva opportunamente il pigiama indossato dalla figlia in un sacchetto di plastica. È così che la polizia ha potuto prelevare il Dna della vittima. La sentenza dello scorso gennaio ha fatto molto discutere in Iscozia, poiché considerata eccessivamente indulgente: l'uomo è stato condannato a 200 ore di lavoro non retribuito.

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views