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Le tre amiche in crociera che pubblicavano selfie ma trasportavano 95 chili di cocaina

Le tre amiche canadesi sembravano semplici turiste, in realtà trasportavano droga per un valore di quasi 13 milioni di euro.
A cura di D. F.
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Selfie a bordo piscina, facce sorridenti e divertite e tutta l'aria di essere due semplici turiste in vacanza a bordo di una nave da crociera: in realtà Melina Roberge, 23 anni e Andre Tamine, 64, entrambe canadesi, stavano "lavorando sodo" e trasportando da un capo all'altro del mondo la bellezza di 95 chili di cocaina. Le due, a distanza di due anni da quando sono state scoperte, sono state dichiarate colpevoli per contrabbando di sostanze stupefacenti. Per aver collaborato con le due trafficanti un'altra ragazza – la pornoattrice 29enne Isabelle Lagacé – si era dichiarata colpevole alcuni mesi fa

Secondo le autorità australiane, la cocaina aveva un valore stimabile in 21 milioni di dollari australiani (circa 13 milioni di euro), rendendolo il più grande sequestro nel suo genere effettuato su una nave passeggeri in Australia. Sui social network, Roberge e Lagacé avevano pubblicato numerosi selfie mentre si godevano quella che appariva come una vacanza di sette settimane in crociera da Southampton.

Due anni fa Lagace e Roberge riempirono i loro profili social con immagini che tracciavano la crociera dal Regno Unito al Sud America, attraverso il Pacifico e in Australia. Ma quando la nave da crociera attraccò a Sydney, i cani della polizia di frontiera trovarono 35 chilogrammi di cocaina all’interno della cabina che condividevano le due ragazze. Altri 60 chili furono scoperti nella cabina di Tamine. Le tre amiche vennero accusate di importare una quantità commerciale di cocaina, un’accusa che comporta la pena di reclusione massima. A Lagacé venne inflitta una condanna di sette anni e mezzo in prigione. Il Sydney Morning Herald ha riferito che la ragazza ha ammesso di aver trasportato droga per tentare di cancellare un debito di 20 mila dollari. “Mi fa male sapere che trascorrerò in carcere gli anni centrali della mia femminilità. Sento il rimorso e la rabbia nei confronti di me stessa per essermi lasciata coinvolgere da persone che fanno parte di uno sporco traffico di droga”.

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