“Le punizioni corporali a scuola sono efficaci”

“In Australia ci sono ancora un paio di scuole che usano le punizioni corporali a scuola e per questo è un metodo efficace ai fini dell’insegnamento”. Parola di  Kevin Donnelly, uno degli uomini a capo della Commissione di studio nazionale. In un'intervista con la stazione radio Sydney 2UE, ha detto che “se la comunità scolastica è favorevole” ad introdurre il bastone nelle scuole “non ho nessun problema se ciò, naturalmente, viene fatto correttamente", ha detto Donnelly, ricercatore senior presso l'Australian Catholic University con quasi due decenni di esperienza di insegnamento alle spalle. Donnelly è stato contattato dai membri dello show radiofonico per commentare i dati di una relazione Fairfax dalla quale si evince che il numero degli studenti sospesi ed espulsi dalle scuole pubbliche è salito alle stelle nel corso dell'anno passato. Donnelly ha affermato che le sue affermazioni sono legittimate dalla sua esperienza a scuola, facendo anche il nome di un insegnante – che molto probabilmente perderà il suo lavoro – i cui metodi punitivi sono stati “molto efficace”.

Le sue idee si contrappongono a quelle di chi considera le punizioni corporali in classe un ulteriore motivo per lasciare la scuola. Questa non è la prima volta che il dottor Donnelly finisce sotto i riflettori per commenti controversi. In precedenza ha espresso la sua preoccupazione per gay, lesbiche o transessuali che insegnano educazione sessuale nelle scuole, e nel 2011 scrisse un articolo sostenendo che il “multiculturalismo si basa sulla convinzione che tutte le culture sono di pari valore”. L'uso di punizioni corporali nelle scuole australiano è stata abbandonato da alcuni Stati dal 1980. L'Australian Institute of Family Studies sostiene che non hanno fatto altro che portare a comportamenti anti-sociali e peggiorare il rendimento scolastico.