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La terribile foto della bimba morta di meningite diventa un caso in Regno Unito

Lo scorso 14 febbraio Faye Burdett ha perso la sua battaglia per la vita dopo aver lottato coraggiosamente contro la malattia per due settimane. I suoi genitori hanno deciso di far condividere da una loro amica una immagine su Facebook della bimba moribonda come forma di denuncia contro la decisione del Governo di rendere i vaccini a pagamento.
A cura di B. C.
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Faye Burdett aveva solo due anni quando lo scorso febbraio ha perso la sua battaglia contro la meningite. La piccola aveva lottato per due settimane contro la malattia che era diventata irreversibile. Sua madre, Jenny, ora ha deciso di condividere col resto del mondo una foto della sua bimba su un letto d’ospedale, collegata a decine di dispositivi nel reparto di terapia intensiva dell’Evelina Children Hospital di Londra. L’immagine mostra il corpicino della piccola completamente ricoperto da eruzioni cutanee. Il loro obiettivo è quello di sensibilizzare più persone possibili sugli effetti della meningite. Ma soprattutto denunciare le scelte del Governo.

Dal settembre dello scorso anno, i bambini nati dal 1 ° luglio sono stati vaccinati a spese del Servizio Sanitario Inglese contro la meningite B. Ma i genitori dei bambini più grandi sono stati costretti a pagare £ 450 per la stessa protezione. Ora la famiglia e gli amici di Faye stanno promuovendo una petizione per chiedere al governo di fare in modo che il vaccino sia gratuito per tutti i bambini di età superiore a cinque mesi, in modo che non ci possano più essere casi come quelli di Faye.

La madre ha raccontato i drammatici momenti che hanno preceduto la morte della figlioletta, tramite la sua amica Charlene Reed: “Faye è stata portata in emergenza al pronto soccorso. La stavano trasferendo all'ospedale pediatrico in ambulanza quando il suo cuore si è fermato. Hanno provato a stabilizzarla per ore. Le abbiamo dato una possibilità su cento di sopravvivenza, ma ci sbagliavano e così lei ha continuato a lottare. Ma la setticemia ha cominciato a farsi avanti e così i medici hanno deciso che alcuni suoi arti avrebbero dovuto essere amputati”. A quel punto i genitori di Faye, si sono trovati di fronte ad una decisione drammatica: andare avanti con l’operazione chirurgica, sapendo che la piccola avrebbe comunque avuto scarse possibilità di sopravvivenza o lasciarla andare in pace. “Non volevamo che la nostra piccola vivesse così”, dice la mamma, che ha visto la sua bambina addormentarsi alle 21 dello scorso 14 febbraio e non svegliarsi più.

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