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La storia (e il successo) di Howard, abbandonato a causa del suo naso deforme

Uscirà nelle prossime settimane l’autobiografia di Howard Shulman, abbandonato da piccolo e vissuto tra mille disavventure.
A cura di Redazione
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Uscirà fra pochi giorni l’autobiografia di Howard Shulman, con il titolo “Fuggendo dallo specchio” e tutte le carte in regola per diventare un nuovo caso editoriale. Ne parla il DailyMail, anticipandone il contenuto e raccontandoci qualcosa di più su questo personaggio decisamente sui generis. Si tratta, in pratica, del racconto della propria vita che Howard Shulman fa con l’aiuto di un amico giornalista conosciuto qualche anno fa. Howard è nato nel 1961 in New Jersey ed è stato “rifiutato” dai propri genitori a causa del suo aspetto fisico: fin da piccolo presentava un naso “deforme”, con le narici grandi quasi il triplo del normale e il setto “allargato”.

Per questo motivo i suoi genitori lo abbandonarono, “affidandolo” ai servizi sociali. Il ragazzo passò da diversi orfanotrofi e non ebbe alcuna possibilità di studiare: anche a causa di amicizie sbagliate, cominciò a fare uso di stupefacenti e a spacciare in prima persona. Inseguito dalla DEA (l’agenzia antidroga statunitense), fu costretto a scappare da uno Stato all’altro, tra mille peripezie ed inseguimenti rocamboleschi. Poi, grazie ai suoi “traffici” riuscì a mettere da parte il denaro necessario per acquistare un night club e diventare un vero imprenditore. In pochi anni tirò su una vera fortuna, conobbe quella che sarebbe diventata sua moglie e, infine, riuscì anche a ritrovare la sua madre biologica: un incontro del quale parla diffusamente nel libro. E che si è chiude con la constatazione di essere sempre scappato dallo specchio, “ma mai da me stesso”.

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