La storia di Jacob, il 17enne autistico che è più intelligente di Einstein

La storia di Jacob Barnett è nota ed è stata messa nero su bianco dalla madre, che due anni fa ha pubblicato un libro di notevole successo “The Spark: a Mother's Story of Nurturing Genius”. Quando aveva due anni gli fu diagnosticata una forma di autismo piuttosto grave (i medici parlarono di un disturbo “da moderato a severo"), tale da far pensare ad una vita problematica e con un continuo bisogno di assistenza. I suoi genitori però non hanno mai perso la speranza e lo hanno aiutato a superare le prime e gravi difficoltà (c’erano specialisti che ipotizzavano che Jacob non sarebbe mai stato in grado di leggere e scrivere). Jacob ha infatti studiato a casa, assistito dalla madre, ma ha sin da subito delle qualità straordinarie, decisamente fuori dal comune.

A soli 10 anni è stato ammesso all’Università dell’Indiana, bruciando le tappe e ottenendo sempre voti altissimi: ora sta frequentando un master in fisica quantistica, dopo averne preso uno in fisica teorica. Il suo QI è di 170 ed è a tutti gli effetti da considerare un genio: qualche anno fa alcune riviste scientifiche parlarono di lui come dell’uomo che sarebbe stato in grado un giorno di confutare la teoria della relatività di Albert Einstein. E la BBC aggiunse: “Ha la strada spianata verso la conquista del premio Nobel”.

Dietro il suo successo si cela anche il lavoro straordinario della famiglia, che ora ha creato un ente benefico per aiutare i ragazzi colpiti da autismo. Perché la strada per superare i problemi legati alla malattia è lunga, tortuosa e spesso priva di soddisfazioni, ma “non bisogna mai perdere la speranza o smettere di lottare, perché ogni conquista si ottiene con il lavoro quotidiano”. E queste parole di Jacob sono da tenere sempre a mente, aggiungiamo noi.