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La lista dei desideri di una bambina autistica: “vorrei un amico che mi capisca”

Molly ha sette anni ed una sindrome che le rende difficile esprimere con efficacia emozioni e pensieri. La sua lista dei desideri, però, è chiara e toccante.
A cura di Redazione
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Foto da Wikipedia.
Foto da Wikipedia.

Ha sette anni, le idee apparentemente chiare, ma la difficoltà ad esprimere pensieri ed emozioni. Molly-Raine Adams è una bambina irlandese di sette anni a cui, a luglio, è stato diagnosticato l'autismo. Questa sindrome può rendere incredibilmente complesso ciò che ai più appare semplice ed è per questo motivo che aver stilato una lista dei desideri rientra tra i traguardi importanti della bambina, di cui anche la madre, Karen Adams, si dice orgogliosa. A stupire, tuttavia, non è soltanto l'aver portato a termine tale compito, ma anche i pensieri che sono espressi nella lettera. Come spiegato dalla madre ad ABCNews, "a Mol prende parecchio tempo concentrarsi su un obiettivo e scrivere una qualunque cosa. E ha fatto questo lavoro da solo, il che rappresenta un grande risultato per lei. Ci ha pensato su un bel po' prima di cominciare e credo che abbia semplicemente voluto dire che vuole esattamente ciò che vogliono tutti i bambini: essere compresa ed accettata per quello che è".

Questi i desideri della piccola Molly: "Voglio un amico, qualcuno che: mi capisca, che sappia che sono autistica, che mi sorrida sempre, che si accorga che sono triste". La madre ha spiegato che "Molly lotta tutti i giorni per riuscire a fare ciò che per la gente è scontato. Può iniziare a urlare o scagliarsi contro di me in un negozio a causa di un sovraccarico sensoriale, quando il suo cervello sta lottando per elaborare luoghi, suoni ed odori. Le persone non si rendono conto che lei ha esigenze particolari e si convincono che lei sia cattiva". È per questo motivo che la diagnosi di autismo ha avuto una conseguenza positiva, pur nella drammatica situazione che descrive. Molly stessa, racconta ancora la madre, è stata sollevata dalla diagnosi poiché capisce il motivo per cui il suo apprendimento è diverso da quello dei suoi coetanei.

Quando la madre ha chiesto alla figlia se le desse fastidio l'eventualità della pubblicazione online della sua lista dei desideri, lei ha risposto di no, anzi: era una buona idea perché qualcuno avrebbe potuto leggere e raccontare al proprio figlio qualcosa sull'autismo.

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