La ex aspetta un bimbo da un altro: lui la uccide, ammazza un poliziotto e poi si spara
Venerdì mattina il trentaduenne Sylvester Holt si è presentato a casa della sua ex fidanzata Simone Veal per parlarle, forse per riconquistarla, ma quando la trentaduenne ha confessato all'uomo di essere incinta di un altro ragazzo, è scattata una furiosa lite finita a colpi di pistola. In un primo momento la giovane Simone è riuscita a salvarsi dalla furia omicida dell'uomo scappando dalla propria casa e riuscendo a salire in macchina per fuggire lontano. L'uomo però non si è arreso e ha cominciato un folle inseguimento. Raggiunta la ex, ha speronato da macchina guidata da Simone e l'ha uccisa a colpi di pistola, in mezzo alla strada. Accortosi della situazione, Michael Louviere, ventiseienne poliziotto fuori servizio che stava passando in quel tratto stradale per caso, è subito sceso dalla sua auto per salvare Simone e chiamare i soccorsi. Non ha però fatto in tempo: la furia omicida di Holt si è abbattuta su di lui, che l'ha ucciso sparandogli alla testa.
Il trentaduenne ha poi ingaggiato una lunga fuga, conclusasi solo ore dopo: Holt è scappato dalla polizia, che aveva iniziato a cercarlo, finendo sul Crescent City Connection di New Orleans, un ponte che attraversa il Mississippi. Arrampicatosi sulla struttura, per molte ore ha minacciato il suicidio sostenendo di volersi buttare nel fiume. Alle 17.40 circa, dopo estenuanti trattative, Holt ha deciso di spararsi un colpo di pistola al petto, non mortale. Recuperato dalle forze dell'ordine, al momento versa in gravi condizioni allo University Medical Center: nel caso in cui dovesse rimanere in vita, verrà incriminato per duplice omicidio e feticidio. In passato, ha fatto sapere la polizia, Holt aveva già avuto problemi con la giustizia: numerose denuncia per violenza a diverse donne nel 2012 e lo scorso settembre un'accusa di stupro. La vittima della violenza sessuale ha però in seguito deciso di ritirare la denuncia e Holt è stato quindi scarcerato il 7 gennaio.