La credono morta, si sveglia durante espianto organi

Accade dell'incredibile a Syracuse, New York: una donna, Colleen Burns, era stata dichiarata morta a causa di un'overdose di farmaci, questo secondo l'ospedale St. Joseph Hospital Health Center. Ma la notizia incredibile non è questa, visto che mentre si era sul punto dell'espianto di organi, la donna si è improvvisamente svegliata già all'interno della sala operatoria. E' stata quindi dimessa ma, sedici mesi più tardi, si è suicidata. Molti hanno creduto all'attinenza con un possibile shock dovuta all'accaduto, tuttavia la madre della donna ha smentito questa versione, affermando che la donna fosse affetta da profonda depressione.

Per quanto la famiglia avesse deciso di non citare l'ospedale, la struttura è stata comunque sottoposta ad una multa di 6000 dollari, a causa delle procedure adottate ritenute inaccettabili. Questo a causa non solo della superficialità con la quale un coma profondo era stato interpretato come irreversibile, ma soprattutto per quanto afferma il Post, secondo il quale i medici hanno compiuto diversi passi falsi e ignorato le affermazioni degli infermieri secondo i quali Burns stava rispondendo agli stimoli e cercava di respirare da sola. Il portavoce dell'ospedale Kerri Howell afferma: "Abbiamo imparato molto da questa esperienza, e abbiamo modificato le nostre politiche per affrontare anche circostanze particolari e insolite, come in questo caso".
«Abbiamo imparato molto da questa esperienza, e abbiamo modificato le nostre politiche per affrontare anche circostanze particolari e insolite, come in questo caso», ha spiegato il portavoce dell'ospedale, Kerri Howell. Proprio a questo scopo la linea ha presentato un piano in base al quale sarà assunto un neurologo per insegnare al personale come diagnosticare l'eventuale morte cerebrale dei pazienti.