La borsa Chihuahua di Louis Vuitton
Un chihuahua trasformato in borsetta e brandizzato Louis Vuitton: è un'immagine forte che può dare anche abbastazna fastidio ad una prima e rapida occhiata. Dopo aver assodato di non essere di fronte ad una follia brutale realizzata dalla nota ditta di pelletteria francese, capisco che si tratta di una provocazione: un'opera d'arte realizzata dall'artista statunitense Meryl Smith, già nota per aver realizzato le scenografie di uno short film molto apprezzato in patria, I'm here di Spike Jonze. L'opera si chiama "Excessory Baggage", parafrasando "excess" (eccesso) ad "accessory (accessori) ed è realizzata in metallo, pelle, vernice dorata e cartapesta per una mostra dedicata ai viaggi internazionali.
Ma una cosa del genere è arte? Qualcuno sembra porsi questa domanda, tra una pagina Facebook ed un forum specializzato. I più estremisti, quelli ai quali la prima impressione prevale sulla riflessione, sentenziano tronfi: "E' una vergogna!". I più riflessivi gridano al capolavoro: "Un colpo basso al mondo della moda". Una cosa è certa: l'arte per essere tale deve impressionare, deve lasciare una traccia, almeno una. Ed il Chihuahua di Meryl Smith di certo non è passato inosservato!