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L’impegno per dare un nuova casa ai cani radioattivi di Chernobyl

Quando la devastante esplosione del reattore della centrale nucleare costrinse gli abitanti a scappare, i cani rimasero sul posto ma molti di loro sono sopravvissuti dando vita a interi branchi i cui cuccioli ora si cerca di curare per dargli una nuova casa.
A cura di A. P.
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Da decenni ormai Chernobyl è diventata sinonimo di città fantasma, abbandonata e senza più vita da quella drammatica giornata del 1986 quando il disastro scatenato dall'esplosione del reattore della centrale nucleare costrinse tutte le persone nel raggio di 30 chilometri, a fuggire lasciandosi dietro quasi tutto. Quel giorno venne detto loro di protrarsi lo strettissimo necessario e di lasciare al loro destino anche  i cani di famiglia. Molti di questi però incredibilmente riuscirono a sopravvivere a uno dei più grandi disastri ambientali di tutti i tempi generando poi colonie e branchi con esemplari loro discendenti degni di affrontare i lupi. Da generazioni ormai quei cani randagi vino allo stato brado  in una enorme area praticamente deserta senza cure o un  riparo sicuro.

Per questo diverse associazioni animaliste da qualche tempo hanno deciso di intervenire, prima sul posto con vaccinazioni di massa ma ora anche con una campagna di affidamento e adozione. In particolari un nutrito gruppo di animali è stato curato e monitorato e presto potrebbe  lasciare l'area per approdare negli Stati Uniti. Lo ha annunciato l’agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione di Chernobyl. Si partirà con 12 cuccioli già pronti per partire ma l'obiettivo è  di arrivare a circa duecento. "Nel mese di aprile di quest'anno i dipendenti del Cleaner Future Fund e della società Novarka hanno recuperato dalla sito della centrale di Chernobyl 12 cuccioli di cane, che a giugno voleranno negli Stati Uniti dove troveranno una casa e una famiglia che li accudisca" hanno spiegato dall'agenzia, aggiungendo: "I dipendenti della fondazione hanno riferito i cuccioli hanno ottenuto tutti i permessi necessari e in totale saranno spediti negli Stati Uniti circa 200 cani". La conferma è arrivata dagli Usa: "I 12 cuccioli sono ora in quarantena nella città ucraina di Slavutych, dove vengono monitorati. Se è tutto ok, li porteremo negli Stati Uniti entro luglio"

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