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L’amico gli toglie la scarpa per scherzo: 33enne lo uccide con un pugno in testa

Alexander Thompson, 33enne londinese, aveva bevuto diverse birre, quattro bicchieri di vodka, tre di Jagermeister e consumato cocaina, quel giorno di agosto quando si è consumata la tragedia. Tutto, però, era cominciato con uno scherzo…
A cura di B. C.
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Tom Hulme (a sinistra), Alexander Thompson (a destra)
Tom Hulme (a sinistra), Alexander Thompson (a destra)

Uno scherzo banale finito in assurda tragedia. Tom Hulme, 23enne di Leeds che lavorava nella City di Londra, è morto per un'emorragia cerebrale causata da un pugno sferratogli alla nuca da un suo amico, Alexander Thompson, un 33enne che era in sua compagna in un’auto e che non aveva gradito vedersi sfilare una scarpa e vederla lanciare fuori dal finestrino dal 23enne. I fatti sono avvenuti lo scorso agosto, mentre i due amici tornavano a casa dopo una serata per locali. Alexander, che aveva già tre precedenti penali per violenze scaturite dal suo stato alcolico, aveva colpito Tom alla testa dopo che quest’ultimo “l’aveva preso in giro”.

Il 33enne, come accertato dalla corte, quel giorno l'uomo aveva bevuto quattro pinte di birra a pranzo, prima di tornare al lavoro, e in seguito altre cinque bottiglie di birra, quattro bicchieri di vodka, tre bicchierini di Jagermeister e consumato cocaina. Ora, per quel pugno, Alexander è stato condannato a tre anni di reclusione. C’è da dire che in un primo momento, il 23enne non sembrava aver accusato così pesantemente il contraccolpo del pugno. I due erano anche scesi dall’auto per discutere, ma improvvisamente Tom è crollato a terra. È morto in ospedale il giorno dopo aver subito una emorragia cerebrale. Il 33enne, originario da Clapham nel sud di Londra, è stato poi indagato per omicidio colposo. “La vita di un giovane intelligente e di talento è stata spazzata via dopo che ti sei scagliato contro di lui in un momento di ubriachezza: ora dovrai convivere per sempre con questa responsabilità” ha detto il giudice al momento della sentenza di condanna.

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