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Kazakistan, neonato trovato vivo in una fossa piena di feci umane

La madre ha partorito in un bagno pubblico su un’autostrada. La scoperta è stata fatta da alcuni viaggiatori. Il piccolo è stato ricoverato ma sta bene.
A cura di C. T.
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Un neonato è stato trovato vivo dentro una fossa piena di feci umane. Sua madre lo aveva dato alla luce in un bagno pubblico su un'autostrada: una fossa scavata nel terreno dove i viaggiatori fanno i loro bisogni. È successo ad Almaty, nella parte meridionale del Kazakistan. Il bambino è stato scoperto da alcuni viaggiatori che hanno notato qualcosa che si muoveva sotto di loro quando hanno usato il bagno. Con estremo orrore, guardando nella fossa hanno visto il neonato – nato solo da pochi minuti – che si muoveva tra gli escrementi. Il bambino è stato salvato grazie all'intervento dei soccorritori, che sono riusciti a recuperarlo in un lago di feci umane. La terribile scoperta è stata fatta lo scorso 2 di gennaio. I medici dell'ospedale dove è stato immediatamente ricoverato il piccolo hanno fatto sapere che il neonato sta lentamente recuperando le sue funzionalità.

Un portavoce dell'ospedale ha detto che le condizioni del bambino sono "buone e stabili". Secondo la ricostruzione della polizia, la madre avrebbe partorito mentre era accovacciata sopra il foro nel pavimento. La donna avrebbe anche tagliato il cordone ombelicale per lasciare poi che il bambino cadesse nella fossa, prima di dileguarsi abbandonandolo lì. Secondo i media locali, le forze dell'ordine locali non sarebbero ancora riuscite a risalire all'identità dell'autrice del gesto.

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