India: cinque donne uccise perché ritenute streghe

Tragedia in India. Cinque donne uccise di botte a Mandar, città a 40 chilometri da Ranchi, capoluogo dello stato dello Jahrkhand. L'accusa è quella di essere delle streghe. A riferirlo è la polizia indiana che ha ritrovato i corpi delle cinque donne tutte appartenenti a famiglie diverse. Le autorità hanno subito aperto un'indagine che ha condotto all'arresto di 24 persone di età compresa tra i 45 e i 50 anni.

Secondo quanto riferito da Arun Kumar Singh, vicecapo della polizia di Ranchi: "Un gruppo di abitanti del villaggio ha trascinato le donne fuori dalle loro case e le ha picchiate a morte con mazze, accusandole di praticare la stregoneria, magia nera e malocchio, la gente del posto ritiene che fossero coinvolte in alcuni rituali di magia nera o di malocchio contro alcuni residenti".

L'autopsia disposta dalle forze dell'ordine darà ulteriori informazioni sulla dinamica dei questo brutale omicidio. Per sedare questi crimini violenti alcuni stati – tra cui lo Jahrkhand – hanno emesso leggi speciali che puniscono chi si macchia di reati contro le donne derivanti da credenze popolari. Il caso dell'omicidio è solo l'ultimo di una serie di torture perpetrate nei confronti delle donne accusate di stregoneria si va dalla denudazione pubblica, al linciaggio, fino ai roghi delle povere donne inermi.

Un episodio simile era avvenuto lo scorso luglio nella provincia orientale di Assam. Una donna anziana sarebbe stata accusata di praticare magia nera e per questo un gruppo di sette uomini l'avrebbe trascinata fuori casa e poi con un machete le avrebbe tagliato la testa. Purni Orang è stata l'ultima vittima di circa novanta omicidi perpetrati nella provincia di Assam negli ultimi sei anni. Un'escalation di violenza legata a credenze popolari che mettono a rischio la vita delle donne.