India, aiutato dalla moglie stupra una 14enne per 3 mesi
L’ha portata in casa, l’ha chiusa nella camera da letto e l’ha violentata. Poi le ha imposto di tornare regolarmente e l’ha minacciata di “tremende conseguenze” se avesse raccontato quanto accaduto. È l’incubo vissuto per tre mesi da una ragazzina indiana di 14 anni nello Stato centrale di Madhya Pradesh. La giovane è stata ripetutamente stuprata da un uomo di 50 anni che la prima volta l’ha portata in casa promettendole delle caramelle. In quella casa, alla presenza della moglie dell’uomo, si sono consumate le violenze sessuali. Secondo i media indiani che hanno riportato la notizia, probabilmente la vicenda sarebbe durata ancora più a lungo se la giovane non fosse rimasta incinta. Lo stato di gravidanza – i sanitari in ospedale hanno confermato che la giovane era incinta di tre mesi – l’avrebbe infatti costretta a raccontare tutto ai suoi familiari. Dopo la denuncia della 14enne, la polizia ha arrestato l’uomo che la violentava, Pappu Kawadia, e anche sua moglie, una donna di 45 anni di nome Ameena. A quanto pare la donna, mentre il marito violentava la ragazzina, chiudeva a chiave la porta della camera da letto e restava a sorvegliare che non vi fossero intrusioni.
Le due adolescenti stuprate e trovate impiccate
La storia della 14enne violentata per tre mesi nello Stato di Madhya Pradesh arriva a poche ore da un’altra terribile vicenda registrata in India. Due ragazzine di 14 e 15 anni sono state vittime di uno stupro collettivo nel villaggio di Katra, nello Stato settentrionale dell’Uttar Pradesh. Le giovani poi sono state trovate impiccate a un albero di mango. La polizia ha riferito che dall'autopsia è emerso che le due vittime di stupro erano vive al momento dell'impiccagione, il che farebbe pensare a un possibile suicidio. Il principale sospettato della violenza sessuale è stato arrestato dopo la denuncia dei familiari delle giovani e la polizia ha mobilitato 50 agenti per trovare gli altri sei. Tra gli autori dello stupro ci sono due poliziotti.
