In carcere credono sia maschio, 55enne costretta a stare 10 ore in cella con 40 uomini
Quando gli agenti l'hanno fermata notificandogli un'accusa per spaccio di droga è rimasta esterrefatta perché non sapeva nemmeno di essere ricercata, ma la terribile disavventura per la 55enne Fior Pichardo de Veloz era solo all'inizio. Portata in cella prima del processo, per una serie di assurdi errori e negligenze, l'hanno rinchiusa in un carcere maschile perché si erano convinti che fosse un uomo travestito da donna. È accaduto a Miami, nello stato della Florida, in Usa, dove la nonna era arrivata poche ore prima proveniente dalla Repubblica Dominicana, per assistere alla nascita del nipotino. La donna è stata presa in custodia per un vecchio caso di droga di cui non sapeva di essere accusata.
Portata in carcere, inizialmente Pichardo è stata correttamente inquadrata come donna, ma le cose sono improvvisamente cambiate durante un successivo controllo medico. L'infermiera del carcere infatti ha notato che stava assumendo compresse ormonali e a quel punto ha iniziato a crede erroneamente che la dona fosse una transgender. Ignorando il fatto che fossero pillole per combattere i sintomi della menopausa e senza nemmeno visitarla, l'infermiera quindi l'ha qualificata come uomo e la 55enne, nonostante i tentativi di spiegare, è stata costretta a rimanere per ben dieci ore in una stanza con 40 uomini. L'abbaglio è stato finalmente corretto solo dopo che i familiari si sono precipitati in prigione per chiedere di sapere perché era stata mandata in un carcere maschile. La donna ora ha fatto causa agli agenti e all'infermiera che le aveva attribuito un sesso diverso dal suo senza nemmeno visitarla.