Impiegata Lindt mette bulloni e viti nei cioccolatini, condannata
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Una 57enne francese, impiegata della fabbrica Lindt & Sprüngli a Oloron-Sainte-Marie, nel sud-est della Francia, è stata condannata dal tribunale di Pau a un anno di prigione con la condizionale per aver introdotto dei bulloni in diverse confezioni di cioccolato. Secondo quanto ricostruito dal procuratore della Repubblica di Pau Jean-Christophe Muller, l’impiegata – che lavorava alla Lindt da 27 anni – avrebbe agito in 18 riprese per attirare l'attenzione della direzione. Il sabotaggio del cioccolato risale al 2014, quando i primi oggetti metallici erano stati scoperti all'interno degli alveoli di diverse scatole di cioccolatini. L'anno successivo, grazie all'utilizzo dei raggi X, erano stati trovati dei bulloni, delle viti e anche dei bottoni a pressione.
In seguito alla vicenda Lindt ha potenziato i controlli interni alla fabbrica – La celebre azienda di cioccolato svizzera, la cui sede mondiale si trova nel canton Zurigo a Kilchberg, stima di aver perso più di mezzo milione di euro in questa vicenda, a causa del ritiro delle confezioni incriminate così come del potenziamento delle misure di sicurezza e di controllo all'interno dello stabilimento.