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“Il respiratore è pericoloso”: disabile fatto scendere dall’aereo

Proteste per la decisione della compagnia belga Jetairfly di far scendere dall’aereo un disabile.
A cura di Redazione
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Non si placano le polemiche per la decisone della compagnia aerea belga Jetairfly di far scendere dal volo di linea Marrakech – Metz un francese su sedia a rotella e con gravi problemi di disabilità. Il problema, stando agli addetti della compagnia belga che hanno fatto scendere il ragazzo dall'aereo, era costituito dal respiratore artificiale del ventenne disabile, affetto da una grave forma di cardiomiopatia. Il respiratore è stato infatti considerato un “oggetto pericoloso”, tale da escludere la possibilità che il ragazzo potesse viaggiare su un aereo della Jetairfly.

Come ricorda il Corsera, però, una delle incongruenze della linea scelta dagli addetti della compagnia aerea è rappresentata dal fatto che all’andata nessuno avesse fatto alcun problema, né sollevato obiezioni: “Mohamed, originario di Hombourg-Haut, nel dipartimento della Mosella, era arrivato nella città marocchina assieme ai genitori volando con la stessa compagnia belga. Tuttavia, durante il viaggio d'andata, nessun membro di Jetairfly aveva contestato la presenza del respiratore artificiale. Tutto è cambiato al ritorno”.

A prendere la decisione definitiva sarebbe stato il comandante del velivolo, mentre la compagnia non ha mai voluto spiegare ai familiari del ragazzo i motivi alla base della decisione. Solo a seguito delle proteste dell’opinione pubblica, la Jetairfly ha rilasciato una breve nota all’AFP: “Il rifiuto di imbarcare il signor Kanbour è legato alla legislazione internazionale in materia di trasporti di oggetti pericolosi. Il comandante l'ha applicata per ragioni di sicurezza”.

Una stringata comunicazione che non ha fermato le critiche, legittimate anche dal fatto che la famiglia aveva preventivamente comunicato le condizioni del ragazzo: tant’è vero che nessuno aveva avuto nulla da obiettare all’andata.

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