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Il preside che vieta le minigonne, le canottiere e i bermuda a scuola

Il vademecum sull’abbigliamento estivo per gli studenti dell’istituto professionale alberghiero-tecnico agrario Francesco Datini di Prato. “Maschi e femmine sono seduti vicini in classe e i ragazzi non devono essere distratti durante le lezioni”
A cura di B. C.
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Stop a minigonne, a magliette “eccessivamente scollate” e agli shorts per le ragazza, divieto assoluto quindi di indossare pantaloncini corti (ma sono ammessi i ‘pinocchietti') e canottiere per i ragazzi all’istituto professionale alberghiero–tecnico agrario Datini di Prato. Con l’avvicinarsi dell’estate e dei primi forti caldi, il dirigente scolastico, Daniele Santagati, ha emanato una circolare in cui si “invita” i 1400 alunni a vestirsi in maniera appropriata all’istituzione scolastica. La circolare (“oggetto: abbigliamento estivo”) è stata firmata lo scorso 13 maggio. A riportarla è Il Tirreno. “Nel rispetto dell’Istituzione scolastica” si invitano gli alunni a “non indossare pantaloncini corti (sono invece ammessi i pinocchietti)” e a “non indossare canottiere” mentre alle alunne si chiede di “non indossare canottiere e/o magliette eccessivamente scollate”. Viene sottolineato che “durante le esercitazioni pratiche gli alunni dell’alberghiero dovranno utilizzare sempre e comunque la divisa“. Ma chi decide di andare ‘controcorrente’ e presentarsi a scuola in minigonna o canottiera? La circolare non chiarisce questo punto. Va però detto che il Datini di Prato non è nuovo a norme severe sull’abbigliamento estivo: provvedimenti simili – continua la nota – erano già state messe in atto “nei precedenti anni”, ma fino ad oggi in quella scuola c’erano regole scritte sull’abbigliamento solamente per coloro che frequentano le esercitazioni pratiche della sezione alberghiera, con l’obbligo di indossare la divisa nelle esercitazioni.

"Non capisco tutto questo clamore – dice a Repubblica il preside Daniele Santagati- è una circolare applicata da anni. E per una ragione molto semplice e credo di buon senso: all'interno delle istituzioni si deve tenere un abbigliamento consono e rispettoso. E che alcuni ragazzi arrivino in pantaloncini corti e canottiera non mi pare una forma di rispetto per la scuola. Lei andrebbe vestito così al lavoro?". E a chi gli fa notare che le minigonne sono un capo ormai sdoganato dagli anni '60? "Guardi – continua il preside – in questo istituto c'è massima libertà di espressione, figuriamoci. Ci sono etero, gay, lesbiche, ognuno può manifestare la propria personalità come vuole, nel mondo ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma la scuola è un luogo dove si viene per studiare, non per esibirsi. Le gonne, ovviamente, entro un certo limite sono consentite. Ma non è che potessi scrivere ‘vietate le minigonne ascellari' su una circolare no? E poi, qui ci sono 1.300 studenti, metà dei quali femmine. E gli uni e le altre devono stare seduti uno accanto all'altro per 5 ore al giorno. E i ragazzi devono seguire le lezioni non essere distratti".

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