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Il coinquilino muore, gli amici sconvolti lasciano la casa: il padrone gli fa causa

Tre studenti troppo traumatizzati per tornare a casa dopo aver trovato il loro coinquilino morto nel suo letto sono stati citati in giudizio dal proprietario per £ 6,500 di affitto non pagato.
A cura di S. P.
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Robert Chavda aveva 21 anni quando è morto dopo aver assunto una pasticca di ecstasy nel gennaio dello scorso anno. Il giovane è stato trovato senza vita dai suoi tre coinquilini, tre studenti universitari. Tre giovani che, traumatizzati da quell’evento, hanno lasciato quella residenza universitaria nel Kent. E ora il padrone di casa Werner Toogood li ha citati in giudizio per avere 6500 sterline di affitto non pagato. Robert è morto l’11 gennaio dello scorso anno a causa di una emorragia cerebrale dopo l'assunzione di ecstasy. I suoi compagni di casa Dan McCourt, 22 anni, Elon Carlton-Carew, 22 anni, Adam Waller, 24 anni, e Jack Dick cercarono disperatamente, ma invano, di rianimarlo.

Dopo la sua morte tre degli studenti hanno offerto di pagare al signor Toogood tre dei restanti cinque mesi di locazione per risolvere il contratto, ma lui ha rifiutato. Uno di loro ha pagato per intero per evitare la battaglia legale. La madre di uno dei ragazzi ha spiegato in tribunale che date le circostanze avevano pensato di aver fatto un’offerta molto ragionevole al proprietario. “Erano traumatizzati per quanto accaduto e non in condizione di affrontare la questione”, ha spiegato dicendo che il signor Toogood avrebbe avuto 10 dei 12 mesi del contratto di locazione e la casa e che se avesse accettato nessuno sarebbe apparso in tribunale. Un giudice emetterà la sentenza entro questo mese.

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