Il carrello della spesa si ribalta all’improvviso, bimba di 8 mesi cade e sbatte la testa a terra
Era andata con la sua mamma a fare la spesa, ma purtroppo per la piccola di 8 mesi l'esperienza è stata traumatica. A fine commissione,nel parcheggio del centro commerciale al Faro di Giacciano, in Veneto, improvvisamente il carrello in cui era seduta la bimba si è ribaltati, scaraventandola a terra, con la testa contro l'asfalto. Numerose le escoriazioni provocate dalla caduta, ma il presunto trauma cranico subito dalla bambina ha subito messo in allarme i genitori, che hanno provveduto a cercare soccorsi immediati. "Mia moglie stava per trasferire la spesa dal carrello al bagagliaio dell'auto. Forse per una leggera pendenza, il carrello si è spostato e una ruota si è incastrata in un avvallamento. A quel punto, il carrello è come impazzito e, prima di poterlo fermare, si è ribaltato facendo cadere la bambina. Mia moglie non ha avuto nemmeno il tempo di reagire", ha raccontato il padre della piccola.
La piccola dopo la caduta piangeva disperatamente, aveva escoriazioni alle braccia, alle gambe e alla testa e i genitori, preoccupati delle conseguenze della botta alla testa, sono subito corsi nel più vicino Pronto soccorso, quello dell'ospedale San Luca di Trecenta. I medici hanno visitato la piccola e rinviato la famiglia dal pediatra. A Trecenta però non c'è un reparto di Pediatria. "Siamo andati al Pronto soccorso dell'ospedale di Pieve di Coriano, in provincia di Mantova, dove siamo rimasti tre ore e mezza per gli accertamenti del caso. Per fortuna dagli esami è emerso che nostra figlia non ha subito lesioni, e le conseguenze si limitano al grande spavento per lei e per noi", ha spiegato il padre. Passato lo spavento, i genitori ora si chiedono come sia stato possibile un ribaltamento del carrello e hanno inoltre sottolineato che si sarebbero aspettati dalla direzione del centro commerciale quanto meno la disponibilità a prendere provvedimenti per aumentare la sicurezza dei suoi clienti. "Non vogliamo polemizzare con la direzione, ma mettere in guardia altri genitori perché non debbano trovarsi a vivere un'esperienza come la nostra".