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Hollie muore a 21 anni per un tumore al cervello: “Le avevano detto che era depressa”

Hollie Turner è morta Domenica nella sua casa di famiglia a Canvey, in Regno Unito, circondata dai suoi cari. Lascia una figlia di due anni e il suo compagno. I genitori ora accusano i medici: “Le avevano diagnosticato una semplice depressione, quando ci siamo accorti del suo male era già troppo tardi”.
A cura di B. C.
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Hollie Turner è morta per una rara malattia del cervello, ma i medici le avrebbero erroneamente diagnosticato una semplice depressione, almeno secondo quanto sostiene la famiglia della 21enne inglese. La ragazza ha cominciato a soffrire di spossatezza in seguito alla nascita della figlia Myan nel 2013. Hollie diceva di avere sempre sete in quel periodo. Gli esami per il diabete e per i problemi alla tiroide si sono rivelati inconcludenti, secondo i suoi genitori, Ray e Sherrie Thompson. Il centro medico Essex Way Surgery avrebbe successivamente diagnosticato alla ragazza un problema di depressione, affermano i suoi familiari. Ma in seguito, Hollie ha fatto la angosciante scoperta: soffriva di istiocitosi a cellule di Langerhans, una rara malattia simile al cancro che colpisce anche le cellule immunitarie. Una patologia ancora oggi difficile da diagnosticare e di causa sconosciuta.

Hollie si è subito sottoposta a chemioterapia dopo la devastante notizia, ricevuta poco più di un anno fa. Tuttavia, secondo i suoi genitori la malattia aveva già causato potenziali danni permanenti. La giovane madre è morta domenica mattina, nella sua casa, circondata dai suoi cari. Ha lasciato il suo compagno, Joe Glover, e la loro figlia di due anni Myah Turner. “Molte persone si lamentano anche per un semplice mal di gola, ma Hollie mai: nel corso della sua malattia non ha mai mostrato di soffrirne, mettendo sempre la sua famiglia al primo posto” ha detto la sua amica del cuore, Melissa, sorella dello stesso compagno di Hollie. “La conoscevo da oltre 10 anni, era la mamma più buona che si possa immaginare. Eravamo sempre orgogliosi di lei, non riusciamo ancora ad immaginare la enorme perdita che abbiamo avuto”.

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