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“Ho visto suore uccidere bambini”: abusi, maltrattamenti e torture nell’orfanotrofio nel Vermont

Emergono terribili testimonianze da persone che hanno frequentato il St. Joseph’s Orphanage, un orfanotrofio cattolico che si trovava a Burlington, nel Vermont, e che è stato chiuso definitivamente nel 1974. Testimoni hanno ricordato maltrattamenti, brutali punizioni, fino ad abusi sessuali e anche omicidi.
A cura di S. P.
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Terribili testimonianze arrivano dalle persone che hanno frequentato il St. Joseph's Orphanage, un orfanotrofio cattolico che si trovava a Burlington, nel Vermont, e che è stato chiuso definitivamente nel 1974. I residenti, come emerso in una nuova inchiesta arrivata decenni dopo i presunti fatti e pubblicata da Buzzfeed, hanno ricordato storie agghiaccianti di abusi nell'orfanotrofio e hanno dichiarato di aver visto uccidere bambini all’interno. Il St. Joseph's Orphanage era gestito da suore e le accuse riguardano bambini che sono stati lì dagli anni ’30 agli anni ’70. Testimone chiave di quel periodo è Sally Dale, cresciuta in quell'orfanotrofio da quando aveva due anni e rimasta lì fino ai 23 anni.

Nel 1996 Dale ha fatto una lunga deposizione di 19 ore raccontando i presunti maltrattamenti e ha ricordato, tra le altre cose, di aver visto una suora lanciare un ragazzo da una finestra. Una vicenda che risale al 1944 circa, quando lei aveva sei anni, ed era nel cortile dell’orfanotrofio quando sentì un rumore di vetri infranti e vide un bambino cadere da una finestra con accanto una suora con le braccia tese. Dale ha ricordato anche che la suora che era con lei la afferrò per un orecchio e la portò via dicendole che aveva appena immaginato quanto visto. In un'altra occasione, Dale ha detto di aver visto una suora lanciare un ragazzo nel vicino lago da una barca, un metodo che sarebbe stato usato per insegnare ai bambini a nuotare. In quel caso il bambino sarebbe scomparso tra le onde e alla sua domanda su se fosse morto le avrebbero detto di non preoccuparsi perché "era tornato a casa per sempre".

Sally Dale, che poi è morta, era una dei circa 100 ex residenti dell’orfanotrofio ad aver fatto causa contro la Chiesa negli anni '90. Ma lei non è stata l’unica a raccontare di abusi e presunti omicidi nella struttura. Altri hanno raccontato anche pestaggi brutali, punizioni crudeli – i bambini sarebbero stati costretti a mangiare il proprio vomito – e abusi sessuali da parte delle suore. La Chiesa da tempo ha venduto l’area in cui sorgeva l’orfanotrofio: al suo posto adesso sono stati costruiti dei condomini di lusso.

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