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“Ha ucciso mia figlia col suo pene enorme”, vedovo costretto a mostrare genitali alla polizia

Baresh era accusato da suo suocero, Nedi Sito, 55 anni, originario della provincia di East Java in Indonesia. L’uomo aveva sentito delle voci in paese in merito alle “cause del decesso” della figlia. La 23enne in realtà sarebbe stata uccisa da un attacco epilettico.
A cura di B. C.
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Barsah è il primo da sinistra
Barsah è il primo da sinistra

Un marito in lutto è stato costretto a mostrare ai suoi genitali alle forze dell’ordine per dimostrare che non ha ucciso sua moglie. Identificato solo come Barsah, è stato interrogato dalla polizia in seguito alla morte della giovane donna, 23 anni. Come riportata dai media indonesiani, suo suocero, Nedi Sito, lo accusava di averla uccisa  durante una rapporto sessuale “a causa delle dimensioni del suo pene”, lo scorso 26 febbraio. Il 55enne del villaggio di Maron Kidul nel distretto di Maron, nella provincia indonesiana di East Java, aveva sentito circolare “voci” sulle cause della morte di sua figlia Jumantri, prima di denunciare suo genero alla polizia.

Ma i funzionari hanno scoperto che i genitali di Baresh erano "di dimensioni abbastanza normali" e sicuramente non erano la causa della morte della 23enne. Un medico ha poi attribuito il decesso della giovane ad un attacco epilettico avvenuto durante la notte. Pare che la donna soffrisse di epilessia da quando aveva 14 anni. Il capo dell'unità investigativa criminale di Probolinggo, ha dichiarato a Detik News: "Dopo aver visto in prima persona la dimensione dei genitali che si pensava fossero grandi, si è scoperto che erano di dimensioni normali”. "Alla fine il suocero ha revocato la denuncia ed entrambe le parti si sono perdonate a vicenda” ha aggiunto il poliziotto.

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