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Gli fracassano il cranio per rubargli il telefono. La figlia ora lo chiama “Frankenstein”

Un uomo inglese di 33 anni due mesi è stato brutalmente aggredito da una banda di teppisti. Ora, dopo aver lottato tra la vita e la morte e aver perso la memoria, si sta riprendendo in ospedale, anche grazie all’aiuto della figlioletta di 4 anni.
A cura di B. C.
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Due mesi fa alcuni teppisti, tutti sui 20 anni, hanno massacrato di botte Lee Crane a Bolton, in Regno Unito, con l’obiettivo di rubargli il telefono. L’uomo, 33 anni, dopo due mesi passati in ospedale e varie operazioni si è ritrovato con una porzione di cranio mancante, quella ciò che i balordi gli aveva spaccato per derubarlo. Nonostante la grave lesione, Lee è in ripresa e può anche scherzare con la figlioletta Lyla, 4 anni, che non appena l’ha visto dopo l’intervento alla testa, ha iniziato a chiamarlo “Frankenstein”.

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Lee Crane è stato brutalmente aggredito lo scorso 2 aprile da un gruppo di quattro uomini. Lo hanno preso a calci e pugni, arrivandogli a fracassare il cranio per prendergli il suo Samsung Galaxy A5, che non è mai stato trovato. Fortunatamente, l’uomo è stato trovato da un vicino di casa in una pozza di sangue subito dopo l'attacco e portato in ospedale. Ora si sta riprendendo, ma rischia di dover essere sottoposto ad un altro intervento chirurgico. “E’ avvenuto tutto in 5 minuti. Ho cercato di difendermi, ma il dolore era insopportabile. Ma fortunatamente sono vivo. La cosa peggiore è che mia figlia, Lyla, non è stata in grado di farmi visita per un po’ perché ero messo davvero molto male” ha spiegato il 33enne. “La prima cosa che mi ha detto poi quando mi ha visto è stata: ‘Papà sei come Frankenstein!’. In un primo momento non riuscivo a ricordare i nomi o compleanni della mia famiglia, ma mi sto meglio ora. Non capisco perché qualcuno dovrebbe fare questo” dice affranto Lee. Nel frattempo la polizia è sulle tracce della banda che lo ha aggredito.

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