Giovane violentata e uccisa, il corpo gettato in un canale

Si chiamava Cansu Kaya ed era una giovane di 18 anni che in Turchia lavorava come cameriera in un ristorante. Da domenica scorsa, dopo che aveva finito di lavorare, nessuno aveva avuto più sue notizie e così la sua famiglia, non vedendola tornare a casa, ha denunciato la scomparsa. Per giorni, riferiscono i media locali, la polizia ha cercato Cansu che poi è stata ritrovata in un canale nella provincia sudoccidentale turca di Mugla. Era seminuda e ormai senza vita. Secondo i primi rilievi, la giovane è stata violentata e strangolata. L’autopsia chiarirà al meglio le cause del decesso. Secondo quanto si legge sui media stranieri è stata sua sorella a ritrovarla: la donna, infatti, si era unita alle ricerche.

Fermate tra persone perché sospettate del delitto – Tre persone, tra loro ci sarebbe anche l’ex fidanzato della vittima, sono state fermate dalla polizia come sospetti. Il padre della giovane, durante il funerale, ha invitato le autorità a trovare immediatamente il colpevole. Le modalità del brutale omicidio – si legge ancora sui media stranieri – ricordano quelle della 19enne Ozgecan Aslan, un’altra donna uccisa e bruciata a febbraio dopo aver resistito a un tentativo di stupro. In quel caso il corpo senza vita fu ritrovato in un torrente.