Giovane chef padre di una bimba di 2 anni si toglie la vita: “Era vittima di cyberbullismo”
Kenny Gregg, uno chef di 27 anni di Dundonald, Irlanda del Nord, è morto suicida all'inizio di quest'anno lasciando una famiglia devastata dalla perdita e anche la sua piccola Esme, la figlia che ha compiuto due anni il mese scorso. A oltre cinque mesi dalla tragedia, la sorella minore del ventisettenne, Carolyn, ha voluto raccontare ai media locali quanto accaduto e soprattutto ha detto di sperare che il governo possa introdurre una legge per impedire che le persone vengano prese di mira sui social media. Per sensibilizzare sull’argomento, la donna ha lanciato una petizione online che sta ottenendo molte adesioni. Secondo Carolyn, suo fratello era angosciato dagli atti di bullismo che subiva in rete. “Era sempre preoccupato per quello che gli altri pensavano di lui quindi quando ciò accadeva non gli veniva in mente nessun'altra via d'uscita. Mia madre lo ha trovato morto nel letto”, ha raccontato la donna aggiungendo che il ventisettenne le aveva inviato un messaggio poco prima di morire dicendole che l’amava. Un messaggio che lei non ha visto fino al giorno successivo, quando ha avuto la terribile notizia.
Carolyn, una venticinquenne mamma single di tre bambini, ha detto anche che lei e i suoi genitori sono ancora alle prese con la morte del loro figlio. Kenny Gregg, secondo quanto emerso, aveva attraversato un brutto periodo a partire dal luglio 2018, era depresso e aveva assunto antidepressivi che gli aveva dato il medico. “Pensavamo che stesse migliorando, ma ora sappiamo che stava lottando, non abbiamo mai visto il dolore dietro il sorriso”, ha aggiunto ancora la sorella che ha anche detto che il giovane aveva inviato, il giorno prima di togliersi la vita, una mail al suo avvocato con alcuni dei messaggi offensivi che gli arrivavano in rete.