Ginecologo inganna le pazienti: le feconda col suo sperma. Ora ha 50 figli

Si presentava come un medico della fertilità, ma a ben vedere il suo era una sorta di servizio di concepimento ‘fai da te', all'insaputa delle aspiranti mamme. Le accuse nei confronti di Donald Cline sono gravissime. Il dottore 77enne che lavorava nello stato dell'Indiana, avrebbe infatti fecondato con il suo sperma moltissime donne e ora ha cinquanta figli. Alle pazienti sarebbe stato invece fatto credere che il seme utilizzato era quello di uno studente di medicina o di uno specializzando.

L'inganno del ginecologo è venuto a galla grazie ad una delle sue tante figlie, Jacoba Ballard. La giovane voleva scoprire, appunto, chi era il padre biologico. Si è messa così a fare delle ricerche su internet. Grazie ad un sito americano che mette in contatto i bambini nati grazie alla fecondazione assistita è riuscita a rintracciare otto fratelli. Tra loro c’era anche Kristy Killion, che si era rivolta direttamente al ginecologo/padre per saperne di più sulla sua nascita, dopo che i genitori le avevano detto di aver usufruito dei suoi servigi. L’uomo però le aveva assicurato che i dati clinici relativi ai suoi genitori non erano più in possesso della clinica. La stessa Kristy ha poi deciso di rivolgersi allo stesso sito e "ha scovato" un’altra figlia di Cline.

Le due ragazze si sono sottoposte a un test del Dna e hanno scoperto il comune legame con la clinica. Ulteriori esami le hanno portate ad accertare il collegamento genetico con Doug Cline, il figlio del medico della clinica a cui si erano rivolti i genitori. Il ragazzo dunque chiesto spiegazione al padre nel corso di un incontro in presenza di suoi altri 8 figli e così la verità è emersa. La spiegazione fornita agli inquirenti è scioccante: "Avevo terminato gli sperma a disposizione della mia clinica". Cline non esercita più la professione dal 2009, ma ora, secondo il Marion County Prosecutor's Office, rischia fino a 5 anni di prigione. Le imputazioni a cui deve rispondere sono frode e falso.