Getta acqua bollente su una bambina di due anni: in manette 26enne
Ha ammesso di aver aggredito una bambina di soli due anni, gettandole addosso dell'acqua bollente. Per questo domenica scorsa, 24 settembre, è finito in manette Jonathan Lee Howard, un 26enne di Dade City, in Florida. Il ragazzo, dopo aver dichiarato agli inquirenti che la piccola si era bruciata in seguito allo scoppio di un accendino mentre stava dormendo, ha infine dovuto ammettere il reato. La bimba ha riportato ustioni di secondo grado su tutto il corpo, dalle braccia alle gambe e persino sulle parti intime, ed è attualmente ricoverata in ospedale in via precauzionale per tutte le cure del caso, mentre l'aggressore resta in stato di fermo presso il centro di detenzione di Land O’Lakes con l'accusa di abbandono di minore.
I fatti risalgono allo scorso sabato sera. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, pare che la bambina fosse sotto la custodia del 26enne al momento dell'incidente. Quest'ultimo non solo le avrebbe gettato addosso l'acqua bollente, ma avrebbe anche aspettato più di 24 ore prima di allertare i soccorsi, rendendo ancora più gravi le sue ferite. Dopo aver chiamato le forze dell'ordine, la piccola è stata trasferita in aereo in un vicino ospedale, dove i medici hanno confermato che le ustioni sul suo corpo erano evidentemente compatibili con quelle dovute a un liquido incandescente. Intanto, continuano le indagini sul caso, e Jonathan Lee Howard sarà di nuovo interrogato nelle prossime ore per cercare di capire i motivi che l'hanno spinto a compiere questo gesto.