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Gatto porta in casa 5 grammi di cannabis

Trova un borsa con 95 euro di marijuana e la porta a casa. La proprietaria di casa, spaventata, chiama la polizia.
A cura di Redazione
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Gatto annusa un panetto di cannabis.
Gatto annusa un panetto di cannabis.

Ha preso una borsa con cinque grammi di cannabis e l'ha portata a casa. Un gesto che non ha compiuto un essere umano, ma un gatto. In cerca forse di erba da masticare per pulire lo stomaco, un piccolo felino ha trasportato il bottino dal valore di circa 95 euro entro la soglia di casa, ai piedi della propria padrona esterrefatta. Lo strano servizio di trasporto a domicilio (non richiesto) è avvenuto in Nuova Zelanda, precisamente a Dunedin, nella parte meridionale dell'isola. La donna, la cui identità non è stata svelata, ha avvertito la polizia che non ha nascosto la propria sorpresa dopo aver appreso la storia. Il sergente Reece Munro ha ammesso all'Otago Daily Times di sapere che i gatti portano a casa prede morte o in fin di vita, ma "non ho mai sentito nulla di simile nella mia carriera". La strana caccia del piccolo feline ha fatto pensare anche sulle qualità olfattive dei gatti, tanto da portare lo stesso sergente ad osservare che "ovviamente abbiamo cani poliziotti addestrati per scovare la droga, ma non escludo che in futuro si possa estendere questa specializzazione anche ai gatti". La polizia, intanto, cerca di mettere insieme elementi sufficienti per scoprire l'identità del proprietario e la provenienza della borsa.

Non si tratta peraltro della prima volta che un gatto viene associato alla cannabis. In passato alcune guardie carcerarie in Moldova scoprirono che all'interno della prigione la marijuana veniva trasportata proprio da un gatto, al cui collare veniva legata la sostanza stupefacente. Spacciatori fuori dalle mura circondariali e carcerati sfruttano proprio il felino per aggirare il severo sistema di controllo all'ingresso. La tecnica adoperata in Moldavia (di cui il video in chiusura), tuttavia, è ben distante da quanto accaduto in Nuova Zelanda, dal momento che in questo caso è stato il felino stesso, di sua spontanea volontà, a scegliere la cannabis come oggetto "degno di interesse" e a portarla a casa.

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