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Francia, niente vaccini per i figli: coppia di genitori condannata a due mesi

La condanna a due mesi con condizionale con l’accusa di “rifiuto a sottomettersi a obbligo vaccinale” per non aver accettato l’iniezione contro tetano, difterite e poliomielite, obbligatori in Francia.
A cura di C. T.
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Una coppia di genitori francesi, Samia e Marc Larèr, è stata condannata a due mesi di prigione con sospensione condizionale per aver rifiutato di vaccinare i propri figli contro difterite, tetano e poliomielite (Dtp), obbligatori in Francia. La sentenza di condanna è stata emessa dal tribunale di Auxerre, in Borgogna. I due genitori erano stati denunciati nel 2014 per "sottrazione agli obblighi legali parentali, compromettendo la salute del bambino" (che in Francia può portare a una condanna con una pena fino a due anni e 30 mila euro di multa). L'accusa era stata poi trasformata in "rifiuto a sottomettersi a obbligo vaccinale", che comporta un massimo di 6 mesi di reclusione e 3.750 euro di multa.

È possibile che i due genitori ricorrano in appello contro la sentenza di condanna. Tra le questioni che verranno poste in secondo grado dalla coppia, la mancata presenza sul mercato dal 2008 di un vaccino trivalente limitato alle tre infezioni "incriminate" (difterite, tetano e poliomielite), ma solo contro più malattie. La condanna, quindi, sarebbe stata emessa su una circostanza impossibile da realizzare. Anche in Francia, così come in molti altri paesi occidentali, compresa l'Italia, è presente un movimento anti vaccini. Per far fronte al calo delle vaccinazioni, il ministro Sanità, Marisol Touraine, ha dichiarato di essere al lavoro con la preparazione di un piano apposito.

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