Francia, cade il divieto di sculacciare i bambini

Addio al divieto di sculacciare i bambini in Francia. La norma fa parte del progetto di legge sulla famiglia arrivato lunedì 19 maggio in parlamento. Contro la misura è già stato presentato un emendamento dal deputato verde Francois-Michel Lambert in cui si sostiene che "I titolari dell'autorità genitoriale non possono usare le punizioni corporali o le violenze fisiche contro il bambino". Il deputato chiede inoltre "una legge che vieti ogni forma di punizione corporale e violenza fisica a scopo educativo contro i bambini", come già avviene in 18 paesi dell'Unione europea. Ma la ‘sculacciata legale’ non è l’unico motivo di polemiche in Francia. I deputati del principale partito d'opposizione di centro-destra (Ump) hanno infatti presentato più di 600 emendamenti contro lo progetto di legge sulla famiglia, perché tende a "privilegiare la relazione sociale a quella biologica". In particolare è l’idea di dare uno statuto giuridico al patrigno o alla matrigna nelle famiglie allargate che non piace all’opposizione, visto che si rischierebbe di "indebolire l'autorità genitoriale".

E’ bene dire che la Francia non ha una legge contro le pene corporali sui bambini. E in tal senso è uno dei pochi paese In Europa, dove questa pratica è già vietata in Svezia, Norvegia, Finlandia, Austria, Cipro, Danimarca, Lettonia, Bulgaria, Ungheria, Germania, Romania, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Per quanto riguarda l’Italia, la Cassazione ha dichiarato illegittima, nel 1996, ogni forma di punizione corporale, per quanto tale proibizione non sia mai stata recepita dalla legge. Peraltro la sparizione del divieto di sculacciare da legge sulla famiglia in Francia, arriva ad un anno di distanza dalla sentenza che condannò un padre a una multa di 500 euro per aver sculacciato il figlio di 9 anni. L'uomo fu accusato di "violenze su minori e umiliazioni".